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Weekend 10-11 dicembre 2016

Mercatini di Natale in Valle d’Aosta

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Aosta
I primi di dicembre la Piazza Severino Caveri di Aosta si trasforma in un piccolo villaggio alpino con piazza, strade, chalet di legno e un vero bosco di abeti con musica e luci colorate. Le strade del villaggio sono piene di idee regalo di produzione artigianale tipiche della Regione: ceramica, oggetti in legno, mobili di antiquariato, oggetti e accessori in lana cotta, feltro, canapa, pizzi e merletti. Non mancano naturalmente tutte le tipologie di addobbi natalizi e gli ottimi prodotti enogastronomici. Si può partecipare a spettacoli, concerti e animazione.

Bionaz
A Bionaz ci si può tuffare nel mondo delle creazioni artigianali alla ricerca di idee regalo natalizie o semplicemente per curiosare tra gli stand e cominciare a vivere l’aria di festa a suon di musica. Molti espositori presentano i loro prodotti di artigianato come decorazioni natalizie, decorazioni per la casa, oggetti in legno, ferro battuto, articoli regalo, uncinetto, cucito e lavori a maglia, dipinti a mano.

Bard
Un Natale ricco di eventi quello del Borgo e del Forte di Bard. Da dicembre fino all’Epifania il Comune di Bard organizza la Seconda Edizione di “Noël au Bourg”. Nel comune di Hône, invece, l’8 dicembre, si svolge la tradizionale Festa della Micooula, pane nero dolce antesignano del panettone, preparato a base di farina di segale, castagne, noci, uvetta, cioccolata, fichi secchi. Il centro storico del Paese ospita il tradizionale mercatino di prodotti artigianali e dell’enogastronomia locale con esibizioni di gruppi folcloristici. Nell’antico forno ci sono dimostrazioni della preparazione di questo goloso pane.

Saint Denis
Il Mercatino di Sain Denis è noto per la Festa del Vischio dove si tiene il Concorso “Vischio d’Oro”, che premia il più bel parassita del pino silvestre. Gli appassionati del genere celtico e medievale si recano a Saint Denis nel periodo dei Mercatini di Natale e, vestiti per l’occasione, si immergono nella romantica cornice del Castello di Cly. Quando cala la notte parte dalla chiesa la fiaccolata verso il grande falò, dove, secondo un antico rituale, è stato bruciato il vecchio vischio, tra i canti della gente.

Sapori del Natale: Nella Valle d’Aosta la simbologia prevalente della Notte di Natale è il camino con il ceppo, intorno al quale ci si riunisce arrostendo castagne e mangiando pane nero. Durante il periodo natalizio il pane riveste un’importanza straordinaria: è ricco di noci, uvetta, burro, in alcuni casi uova.
Il Cenone della Vigilia prevede di sorseggiare del brodo caldo e mangiare la “motzetta” e la “carbonade”. La motzetta è carne tenuta sotto sale con aglio, alloro, salvia e rosmarino, oggi servita prevalentemente come antipasto, mentre la carbonade er in origine un ragù preparato con carne bovina salata, addolcita durante la cottura da cipolla e vino rosso. Il piatto principale del Pranzo di Natale è sempre il brodo, cui fa seguito il “porchon” (grosse patate ripiene di cavoli, carote, pere bagnate con del Martini secco e cucinate nel lardo) e come dessert il “pandolce”.
 

Mercatini di Natale in Toscana

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Firenze
Da fine novembre fino alla Vigilia di Natale torna in Piazza Santa Croce il tipico Mercatino di Natale composto da circa 50 casette di legno appositamente acquistate per Firenze. Si possono trovare arredi per l’Albero di Natale e per il Presepe, prodotti alimentari tipici, vini speziati, birra e wurstel, dolci. Iniziative culturali e di spettacolo fanno da contorno al Mercato con l’esibizione degli Sbandieratori del Calcio Storico, musica e spettacoli.

Siena
Nei Mercatini Natalizi di Piazza Matteotti, Piazza Gramsci e Viale XXV Aprile, si possono trovare: dolci e frutta secca, giocattoli, bigiotteria, profumeria non di produzione industriale, articoli in vetro, ceramica, porcellana, terracotta, cristallo e legno, paglia, bambù, vimini, carta e lattice, accessori di abbigliamento e pelletteria, articoli in rame e ferro battuto, fiori secchi e artificiali, articoli natalizi e libri. Non manca la tradizionale Fiera di Santa Lucia, in Pian dei Mantellini, con i prodotti dell’artigianato senese, dolci, e le immancabili “campanine” in terracotta con i colori delle Contrade.

Livorno
Per un intero mese l’antica Roccaforte della Fortezza Vecchia si “veste a festa” per Natale, ospita mercatini, mostre, spettacoli, cene con delitto “sotto il vischio”, ed è il punto di partenza per giri in battello, viaggi del gusto, visite guidate.

Grosseto
A dicembre fino all’Epifania i banchi del Mercato Natalizio sono in Piazza Esperanto, Piazza Tripoli e Piazza De Maria. Bancarelle anche nell’area mercatale di Via Pirandello. Vie e piazze della Città sono allestite con banchi, bancarelle e stand espositivi. Tanti i prodotti in vendita, tante le idee per fare regali o per acquisti personali: dall’abbigliamento all’artigianato, dalla bigiotteria all’enogastronomia, borse, calzature, fiori, addobbi natalizi, cuoio, ceramiche, oggetti in legno e tanto altro.

Arezzo
Per tutto il periodo natalizio, bancarelle in Piazza San Jacopo e in Piazza Risorgimento con decorazioni, regalini e chincaglieria natalizia. Molte anche le iniziative di beneficienza e gli eventi culturali ed artistici: cori “Gospel for Christmas”, concerti di Natale, l’arrivo della Carrozza di Babbo Natale e il Villaggio di Babbo Natale e Presepi viventi.

Pisa
Il Mercatino di Natale si svolge sotto le Logge dei Banchi: le numerose bancherelle offrono prodotti dell’artigianato locale, giocattoli, addobbi natalizi, dolciumi e prodotti enogastronomici.

Lucca
In diverse zone della Città aprono i Mercatini di Natale, dove è possibile trovare oggetti da regalare per ogni tasca. Tornano anche i “Giardini d’Inverno”: aiuole a tema allestite negli angoli più suggestivi della città con piante verdi, pratini e alberelli di Natale.

Sapori del Natale: Durante il periodo delle feste, in tutta la Toscana si susseguono riti, usanze e rievocazioni, spesso associate al consumo di cibi tradizionali. Un tempo la Cena della Vigilia, rigorosamente di magro, era costituita da una minestra di ceci e baccalà con ceci, accompagnata talvolta con le castagne secche cotte in acqua leggermente salata.
Il Pranzo di Natale prevedeva cappelletti, o altra pasta ripiena, in brodo di cappone e cappone lesso, o in alternativa tortellini al sugo e tacchino arrosto. Oggi in molte famiglie, durante il periodo delle feste, si consuma la parmigiana di cardi, mentre tra i dolci, spiccano quelli della tradizione senese, il Buccellato di Lucca e le pagnottelle di pasta di pane con uvetta, pinoli, noci, nocciole, mandorle, fichi secchi e cioccolata, condito con poco olio, che preparavano le donne dei pescatori dell’Argentario.
 

Mercatini di Natale in Basilicata

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Matera
A Matera il Natale significa “Presepe Vivente” con decine di figuranti, stazioni con artigianato tipico, rievocatori storici. La Mostra dei Presepi, invece, viene allestita negli ipogei di Piazza San Francesco d’Assisi. I Mercatini di Natale, si trovano nelle Piazze del Centro Storico con una serie di gazebo che accolgono le proposte di artigianato locale e di prodotti enogastronomici.

Potenza
Anche a Potenza si possono trovare i Mercatini di Natale, il Centro Storico è il nucleo principale attraverso cui si snodano gli eventi più importanti.

Monticchio
Il Mercatino di Natale dei Laghi di Monticchio è meraviglioso, in particolare per lo scenario suggestivo che è in grado di offrire ai visitatori. Posto ai piedi di un Monte Vulture quasi sicuramente innevato in pieno inverno, anche chiamato Mercatino di Biancabbazia, dal nome del ricco programma che si svolge sotto Natale.

Sapori del Natale: La Cena della Vigilia in Basilicata prevede almeno tredici pietanze, che comprendono i “rascatielli”, pasta di semola di grano duro senza uova, molto simile alle orecchiette pugliesi anche se più grandi.
Tra gli altri piatti natalizi si segnalano: la minestra di cicoria lessata con aglio e olio, oppure rosolata nel lardo, aglio e peperoncino; i maccheroni, sorta di fusilli preparati in casa con uno speciale ferretto, conditi con ragù di pollo o con la mollica di pane raffermo passata in padella; l’agnello o il capretto arrosto e il baccalà in umido.
Tra le fritture si segnalano le “zeppole”, focacce di pasta lievitata generalmente salate, ma consumate, talvolta, dopo averle passate nello zucchero. I dolci sono i “calzoncini” fritti ripieni di ceci e cacao o di castagne e cacao, le “pignolate”, ossia croccante di mandorle a forma di coroncina, i fichi secchi ripieni con buccia di arancia e noci, la “cicerata” e le arance di Tursi candite.