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Weekend 28-29 gennaio 2017

Al Museo di Santa Caterina a Treviso: “Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin”, dal 29 ottobre 2016 al 17 aprile 2017

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140 opere (dipinti, fotografie e incisioni a colori su legno) per raccontare non solo l’impressionismo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, ma anche quanto la pittura in Francia aveva prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, delle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Troviamo anche Delacroix, tra i pittori delle nuove generazioni, fino a Van Gogh.
Orario: da lunedì a giovedì: 9.00 – 18.00. Da venerdì a domenica: 9.00 – 19.00.

Sapori del territorio: “Arcole Doc” – Diversi vini bianchi e rossi. Bianco, colore giallo paglierino; odore vinoso; sapore asciutto di medio corpo. Gradazione minima: 10,5°. Rosso, colore rosso rubino; odore vinoso, intenso; sapore asciutto e armonico.
Gradazione minima 11°.
Abbinamenti: Prosciutto veneto, soppressa, asiago.
 

Dal 22 novembre 2016 al 12 marzo 2017: “Giovanni dal Ponte (1385-1437) – Protagonista dell’Umanesimo tardogotico”, Firenze – Galleria dell’Accademia e Museo degli Strumenti Musicali

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Prima rassegna monografica dedicata al pittore fiorentino Giovanni di Marco (1385-1437), più noto con il soprannome di Giovanni dal Ponte, dovuto all’ubicazione della sua bottega in Piazza di Santo Stefano al Ponte a Firenze.
Per illustrare l’ambiente artistico in cui si svolse la formazione del pittore sono presenti artisti di altissimo livello come: Lorenzo Ghiberti, Lorenzo Monaco, Gherardo Starnina, Masolino, il  Beato Angelico, Paolo Uccello e Masaccio.
La produzione di Giovanni dal Ponte è documentata in ogni fase del suo percorso artistico non soltanto grazie ai prestiti ottenuti dall’Italia, ma in particolare per le numerose opere che sono giunte dall’estero nonostante  la ben nota difficoltà a concedere i preziosi e assai fragili dipinti di quest’epoca. Tra le altre, si possono ricordare la National Gallery di Londra, il Museo del Prado a Madrid, il Museum of Art di Filadelfia, il Fogg Art Museum di Cambridge (U.S.A.), o il Museo Jacquemart-André di Parigi. Da quest’ultimo è giunto un importante e raro cassone dipinto, ancora integro nella sua struttura originale, che sarà restaurato per l’occasione. Ci saranno poi numerosi e importanti restauri che verranno portati a termine in previsione dell’esposizione e che ne costituiranno un ulteriore punto di merito per la tutela e la conservazione.
Orario: da martedì a domenica: 8,15-18,50. Chiuso il lunedì.

Sapori del territorio: “Terre di Siena Dop” – Olio extra vergine di oliva con le seguenti caratteristiche chimiche ed organolettiche: colore dal verde al giallo con variazioni cromatiche nel tempo, odore fruttato, gusto con note di amaro e piccante, acidità max 0,50% (espressa in acido oleico), perossidi valori max 12, valori di K 232, valori di K 270: max 0,20, polifenoli totali > 100 p.p.m., tenore di acido oleico >72%, panel test >7.
 

Sassari – Biblioteca Universitaria, dal 25 gennaio al 4 marzo 2017: “Sardegna d’oltremare. L’Africa coloniale nel ricordo e nella memoria”

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Il percorso espositivo racconta, attraverso alcuni itinerari tematici (fotografie, lettere, cartine, romanzi, opere d’arte e oggetti), le storie dei sardi che durante il secolo scorso si sono allontanati dall’isola e si sono recati in Africa nel contesto della vicenda coloniale italiana.
Le opere d’arte esposte (Biasi, Melkiorre Melis e Bernardino Palazzi) sono quasi tutte inedite e appartengono soprattutto ad archivi e collezioni private (famiglie Aperlo, Cossu, De Montis, Mura, Pilo-Gallisay, Piredda e Tocco), oltre che al ricco patrimonio della Biblioteca Universitaria di Sassari e alla collezione Tomassi (dalla quale proviene una selezione di armi e cimeli africani).
Orario: dal lunedì al venerdì: 8 – 17. Sabato: 8 – 13,30.

Sapori del territorio: “Pecorino Sardo Dop” – Formaggio di latte intero di pecora a pasta semicotta, distinto in due tipologie: “dolce” e “maturo”, a stagionatura non inferiore a 20-60 giorni per il dolce e minimo due mesi per il maturo, forma cilindrica a facce piane con scalzo diritto o quasi. Peso medio 1-4 kg., altezza 6-13 cm. e diametro 6-20 cm. Pasta bianca, morbida, compatta o con rada occhiatura bianca tendente al paglierino con il progredire della stagionatura.