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Weekend 29-30 luglio 2017

Al Museo di Salò (MuSa) dall’11 marzo al 19 novembre 2017: “Museo della Follia. Da Goya a Bacon”

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200 opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti e installazioni multimediali sul tema della follia. Opere di artisti la cui mente è stata, a volte, attraversata dal turbamento, e ha espresso un’arte visionaria. Un viaggio inconsueto che inizia con una frase all’ingresso che dice: “Entrate, ma non cercate un percorso. L’unica via è lo smarrimento”. La mostra si articola in diverse sezioni, ed espone tele inedite di artisti quali: Francisco Goya, Franz von Stuck, Francis Bacon, Adolfo Wildt, Jean-Michel Basquiat, Silvestro Lega, il Piccio, Michele Cammarano, Telemaco Signorini, Antonio Mancini, Vincenzo Gemito, Fausto Pirandello, Antonio Ligabue, Pietro Ghizzardi. Troviamo anche una tela inedita di Adolf Hitler arrivata appositamente da Berlino. Si prosegue con sculture, video, foto, documenti e oggetti recuperati da manicomi abbandonati, per finire con testimonianze di Antonio Ligabue, Franco Basaglia, Alda Merini, Nietzche, Pino Roveredo.
Orario: 10 – 19. Chiuso il lunedì.

Sapori del territorio: “Garda Colli Mantovani Garda Doc” – Vitigni: Garganega, Trebbiano Toscano, Rondinella, Molinara, Chardonnay, Merlot, Cabernet, Pinot, Sauvignon ecc.
Bianchi con odore delicato, colore paglierino e sapore asciutto. Gradazione 12.
Rossi con odore vinoso, gradevole, colore rosso rubino e sapore asciutto e armonico. Gradazione 12.
Rosati con odore fruttato con sentore di mandorla. Gradazione 12.
Si accompagnano a cucina di carne o pesce e ottimi con gli aperitivi.
I vini Garda sono monovitigni.
 

Dal 2 giugno al 1° ottobre 2017: “Ytalia” – Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso. Forte di Belvedere – Firenze

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Firenze ospita una grande mostra collettiva sull’arte italiana contemporanea. L’esposizione, ha il suo fulcro, nel Forte di Belvedere, che accoglie le opere di dodici artisti riconosciuti a livello internazionale: Mario Merz (1925-2003), Giovanni Anselmo (1934), Jannis Kounellis (1936-2017), Luciano Fabro (1936-2007), Alighiero Boetti (1940-1994), Giulio Paolini (1940), Gino De Dominicis (1947-1998), Remo Salvadori (1947), Mimmo Paladino (1948), Marco Bagnoli (1949), Nunzio (1954) e Domenico Bianchi (1955). Tre generazioni artistiche: dalle neo-avanguardie al post-moderno e oltre. La mostra, per sottolineare il rapporto delle opere con il tempo presente, la storia passata, gli ambienti, e i manufatti più antichi, avrà delle appendici nei più importanti edifici pubblici e museali della città: Palazzo Vecchio e le Gallerie degli Uffizi, Santa Croce e il Museo Marino Marini, il Giardino di Boboli e il Museo Novecento, un centinaio di opere esposte in alcuni dei luoghi simbolo del patrimonio italiano. Tre parole chiave: energia, pensiero, bellezza.
Orario: 10.30 – 19.30. Chiuso il lunedì.

Sapori del territorio: “Chianti Docg” – Dalle uve di Sangiovese 75-100%, cui possono essere aggiunte quelle di Canaiolo Nero massimo 10%, Trebbiano Toscano e/o Malvasia del Chianti massimo 10%. Colore rubino vivace; spore armonico, asciutto. Può portare il riferimento a una delle sottozone geografiche: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rufina.
Gradazione minima: 11,5°.
Abbinamenti: panzanella, crostini alla toscana, zuppa di lenticchie, fagioli al fiasco.
 

“Mario Schifano e la Pop Art in Italia” – Castello Carlo V di Lecce – dal 1° luglio al 23 ottobre 2017

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La mostra è dedicata all’arte italiana e internazionale del secondo Novecento con opere di Mario Schifano (Homs, Libia 1934 – Roma, 1998), Franco Angeli (Roma, 1935 – 1988), Tano Festa (1938 – 1988)  e Giosetta Fioroni (nata a Roma, dove vive e lavora, nel 1932). Troviamo i monocromi rappresentanti natura e paesaggio di Mario Schifano; i dollari americani, l’obelisco di piazza del Popolo e le svastiche di Franco Angeli; le tele e una celebre Persiana di Tano Festa; per finire con le figure femminili dal volto argentato di Giosetta Fioroni. Un gruppo di artisti, denominato “Scuola di Piazza del Popolo”, che ha fornito un contributo fondamentale all’arte contemporanea, utilizzando motivi e oggetti dell’immaginario comune.
Orario: 9 – 23 luglio e agosto. 9 – 21 settembre e ottobre.

Sapori del territorio: “Brindisi Doc” – Dalle uve del vitigno Negroamaro e con l’eventuale aggiunta di quelle di Malvasia nera di Brindisi, Sussumaniello, Montepulciano e Sangiovese.
Rosso e Rosato.
Abbinamenti: canestraio, caciocavallo podalico, pecorino fresco, soppressata.