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Weekend 10-11 febbraio 2018

Dal 7 febbraio al 27 maggio 2018 ai Musei Reali di Torino: “Frammenti di un bestiario amoroso”

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46 fotografie della fotoreporter Marilaide Ghigliano scattate dal 1974 al 2010 in diversi paesi dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa, immagini che hanno per protagonisti, assieme alle persone, cani, gatti, asini, oche, colombe, cavalli, mucche e sono incentrate sull’importanza degli animali nella vita dell’uomo e sul legame affettivo che ne scaturisce.
Insieme alle foto della Ghigliano possiamo ammirare due importanti dipinti del Seicento di Carlo Cignani della Galleria Sabauda: “Adone e Venere” e “Cupido”.
Orario: 9.00 – 19.00. La biglietteria chiude alle 18.00. Ultimo ingresso alle 18.30.

Sapori del territorio: “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese Dop” – Si ottiene con l’elaborazione del riso grezzo (risone) delle varietà Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, S. Andrea, Loto e Gladio. A seconda della varietà, i chicchi possono essere corti o lunghi e hanno forma semitonda, tonda, semiaffusolata, molto affusolata. L’indice di collosità varia da 1,5 a 8,5 g/cm2. Va conservato in locali freschi e asciutti, al riparo dalla luce del sole. Ha molteplici impieghi in cucina, diversi a seconda della varietà di riso. La varietà Arborio è ottima per risotti e da gratinare. La varietà Baldo è indicata per le cotture al forno e per i timballi. La varietà Balilla è adatta per le preparazioni tradizionali ed è ideale in tutti i tipi di dolci di riso. La varietà Carnaroli è indicata per risotti ed insalate. La varietà S. Andrea è particolarmente indicata per le minestre in brodo, risi al sugo, sformati di riso, “risi e bisi” (risotto con i piselli). La varietà Loto è molto gustosa e consistente, si presta bene per risotti e per contorni, i quali possono essere realizzati anche con la varietà Gladio.
 

Al Museo Casa Natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara dal 2 febbraio al 29 aprile 2018: “Balli d’amore. Tarantella e saltarello, tra colto e popolare”

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La mostra celebra la danza popolare tipica della cultura abruzzese e non solo: la Tarantella o Saltarello. Balli d’amore, cari alla tradizione popolare e oggetto di rappresentazione anche per un pubblico colto. Lo spunto è stato fornito dal prestito di un dipinto di Pasquale Celommi, acquistato ad un asta a New York, che raffigura una tarantella, o meglio, un saltarello ciociaro.
In mostra possiamo trovare altre testimonianze figurative, gioielli tipici abruzzesi, costumi tradizionali (di Teramo e Ortona), e altri dipinti inediti tra cui la “Danzatrice con il tamburello” di Saverio Altamura.
Orario: 8.30 – 19.30. La biglietteria chiude alle 19.00.

Sapori del territorio: “Aprutino Pescarese Dop” – Olio ottenuto da tre varietà d’oliva tipiche della provincia di Pescara: la Dritta dell’area vestina, la Toccolana dell’area casauriense e il Leccino, diffuso su tutto il territorio.
Quando prevale la presenza della varietà Dritta, l’olio ha un colore giallo con riflessi verdi e un fruttato medio ed erbaceo, con note di carciofo; in bocca risulta moderatamente piccante con sensazioni di amaro in chiusura.
Quando prevale il Leccino, l’extra vergine d’oliva ha un colore giallo con riflessi verdi e un fruttato leggero ed erbaceo, con note di mandorla verde; in bocca risulta moderatamente piccante e amaro.
Quando prevale la Toccolana, l’olio ha un colore giallo con riflessi verdi e un fruttato medio ed erbaceo, con note di mandorla verde e pomodoro; in bocca risulta piccante con note di amaro in chiusura.
 

A Catania presso il Palazzo della Cultura dal 7 febbraio al 3 giugno 2018: “Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière”

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11 sezioni tematiche tra manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, video, fotografie e arredi dell’epoca che riscostruiscono uno spaccato della Parigi bohémienne al tempo della Belle Époque.
Tra le opere più celebri, presenti in mostra, troviamo litografie a colori come “Jane Avril, 1893”, manifesti pubblicitari come “La passeggera della cabina 54” del 1895, “Cabaret” del 1893 di Aristide Bruant, disegni a matita e a penna, grafiche promozionali, illustrazioni per giornali come “La Revue blanche” del 1895, diventati emblema di un’epoca legata alle immagini dell’aristocratico Visconte Henri de Toulouse-Lautrec.
Orario: dal lunedì alla domenica 10.00 – 20.00. La biglietteria chiude un’ora prima.

Sapori del territorio: “Arancia di Ribera Dop” – Originaria di Ribera, la coltivazione si estende nei territori di 14 Comuni della Provincia di Agrigento. La sua produzione inizia nella prima decade di novembre con la varietà Navelina e prosegue, da dicembre fino a fine maggio, con la varietà Brasiliano e Washington Navel.
Dal gusto gradevolissimo, è a polpa bionda e senza semi. Contiene vitamina A, B1, B2, vitamina C, sali minerali e zuccheri. Possiede componenti nutrizionali ben equilibrati, di pronta assimilazione e di facile digeribilità. Basta una sola arancia per soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina C che è antiossidante e contribuisce al potenziamento del sistema immunitario.
In cucina si può usare per la preparazione di aperitivi, digestivi, nei primi e secondi piatti. Ottime le insalate di arance, i dolci e i dessert. Va benissimo consumata anche la sera per la sua elevata digeribilità.