La pagnotta batte la baguette francese e l’Italia resta incontrastata leader in Europa con ben cinque pani riconosciuti e tutelati dall’unione europea. E’ quanto rende noto la Coldiretti all’Expo, rilanciato da adnakronos. Nel padiglione Coldiretti è stata allestita la più ampia rassegna delle specialità tradizionali delle diverse Regioni. La coppia ferrarese, la pagnotta del dittaino, il pane casareccio di Genzano, il pane di Altamura e il pane di Matera sono i prodotti registrati e tutelati a livello comunitario che hanno permesso all’Italia di conquistare il primato europeo. Sono però centinaia le specialità tradizionali censite dalle diverse Regioni. Si va dal ‘pane cafone’ della Campania, così chiamato perché con questo termine erano chiamati i contadini al tempo dei Borboni, al “pan rustegh” della Lombardia che giustifica il vecchio detto “pane di villano, rustico ma sano”, dal “pan ner” della Val d’Aosta, ottenuto da un impasto di segale e frumento, alla “lingua di suocera” piemontese. Scontro tra IGP – prosegue la Coldiretti – passando dal “Pane casareccio di Genzano”, il decano dei pani italiani certificati, avendo ottenuto la tutela comunitaria nel lontano 1997, al “pane di Matera”, orgoglio della Basilicata anche per la lunghissima tradizione documentata risalente al Regno di Napoli. Ma c’è anche una sfida tra DOP se si comparano i pregi del “pane di Altamura” che viene ottenuto dal rimacinato di semola di grano duro, ricavato dalla lavorazione di grani duri coltivati nel territorio della Murgia barese con quelli della “pagnotta del dittaino”, un pane caratteristico del cuore della Sicilia realizzato con grano duro coltivato nel territorio di numerosi comuni tra l’Ennese ed il Catanese, la cui vocazione cerealicola si perde nella leggenda legandosi al mito della dea delle messi Demetra.