Misura necessaria per contrastare il crollo delle vendite di alcune merceologie
“La notizia che l’esecutivo lavori al taglio dell’iva sui prodotti di prima necessità è un buon viatico per fronteggiare in modo più serio e strutturale il caro spesa e gli aumenti del costo della vita per le famiglie che stanno tagliando la spesa per prodotti di prima necessità.”
Così Daniele Erasmi, presidente Fiesa Confesercenti che aggiunge: “Per Fiesa occorre portare a zero l’iva sui prodotti a tassazione agevolata e condurre in questa fascia tutti i prodotti che attualmente scontano l’iva al 10%. Questa manovra potrebbe dare sollievo alle famiglie e sostenere i consumi interni nel medio periodo più di altre misure una tantum come quella dei famosi 200 euro che sono serviti, ma non hanno risolto il problema delle famiglie che quotidianamente fanno la spesa. Il taglio dell’Iva, soprattutto sui prodotti di prima necessità, sarebbe molto importante. Un abbassamento delle aliquote Iva, su latte, pane, carne, pesce, frutta e verdura sarebbe una cosa che le famiglie sentirebbero in modo sensibile e produrrebbe un effetto di contenimento del taglio alla spesa di prodotti di prima necessità operato dai consumatori a causa dell’enorme aumento della bolletta energetica e del costo della vita più in generale, rilanciando i consumi interni, perché occorre dire che l’alimentazione si sta confrontando con cali delle vendite importanti per esempio nel settore delle carni dove si registra una perdita rispetto ai valori dello stesso periodo del 2021, del -15% per la carne suina, – 8% per la bovina e -4% per le carni bianche”.
FIESA RINGRA ANCHE LA CONFESERCENTI CHE STA SUPPORTANTO IN MANIERE DECISIVA IL SETTORE ALIMENTARE IN QUESTA FASE PARTICOLARE DEI CONSUMI