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Giunta Fiesa, varato il programma di lavoro 2023

La Giunta nazionale Fiesa riunitasi il 13 marzo us in modalità mista presenza /remoto sulla piattaforma Teams ha discusso del Programma 2023, del Regolamentazione scarti della lavorazione dei prodotti di origine animale, del Protocollo d’intesa con BMTI prodotti lattiero caseari, della Digitalizzazione delle PMI alimentari, del ripristino della social card.

Sul programma 2023, la Giunta ha deliberato di procedere sul doppio binario delle iniziative federali e di quelle delle categorie afferenti a Fiesa. Di particolare rilievo la decisione di riprendere il dossier sulla presentazione della PDL sulla valorizzazione degli esercizi di vicinato, dando mandato al Presidente e al Coordinatore di verificare in sede politica gli interessi alla presentazione dell’iniziativa legislativa.

E’ stata sottolineata poi l’importanza di procedere alla verifica delle migliori condizioni di mercato per la fornitura di energia elettrica e del gas agli associati a Fiesa Confesercenti

Allo stesso tempo è stato dato mandato al Presidente e al Coordinatore di verificare lo stato dei rapporti interassociativi della filiera e di aggiornare la tematica inerente la gestione degli scarti di lavorazione animale.

La Giunta ha valutato positivamente la possibilità di valorizzare gli esercizi di vicinato nell’ambito di un progetto di sostegno alle produzioni lattiero casearie tipiche  e dop da concludersi con Borsa telematica merci italiana.

Sulle questioni di carattere strettamente collegate alle Associazioni settoriali che fanno riferimento a Fiesa  la Giunta d’intesa con i Presidenti delle categorie ha varato un piano di lavoro strettamente legato alle tematiche categoriali: dal rinnovo del CCNL della panificazione, al corretto funzionamento degli enti bilaterali, alla riproposizione del PDL sulla panificazione artigiana; alla tutela delle attività commerciali dalla concorrenza sleale- sul piano fiscale e normativo- delle attività agricole alla valorizzazione della filiera delle carni (bovine suine e d ovicaprine). Sulla riedizione di una iniziativa governativa a sostegno dei redditi bassi tipo quella già sperimentata della social card sono state fatte una serie di osservazioni sugli sconti praticabili e sulle modalità di utilizzo della carta che saranno portate all’attenzione del Governo.

F I E S A

Programma Attività 2023

Presidente: Daniele Erasmi

Direttore: Gaetano Pergamo

  1. Iniziative di sviluppo Federale FIESA
  • Programma sindacati di categoria;
  • Ripresentazione del PDL Esercizi di vicinato
  • Relazioni interassociative
  • Attività Osservatorio Alimentare
  • Buoni pasto, nuova disciplina
  • Nuova edizione social card
  • Sviluppo sportello Sicurezza Alimentare
  • Prosieguo Master sicurezza alimentare con Università di Roma
  • Problematiche orizzontali (fisco credito lavoro, in ambito confederale)
  • Formazione/Digitalizzazione
  • Imprese alimentari nella transizione energetica del PNRR
  • Progetti speciali, protocollo d’intesa con BMTI per i prodotti lattiero caseario

 

PROGRAMMA DEI VERTICALI FIESA:

ASSOMACELLAI – Presidente FRASCA’, PRESIDENTE ONORARIO Angelotti

  • Attività organismo interprofessionale OICB
  • Nuovi organismi interprofessionali carni
  • Scarti di lavorazione, revisione della normativa
  • Rapporti Assograssi
  • Anagrafe unica equina: decreto attuativo

ASSOSALUMIERI – GASTRONOMI – Presidente daniele Erasmi

  • Valorizzazione legislativa degli esercizi di vicinato
  • Nuove modalità di consumazione sul posto
  • Rapporti con gruppi d’acquisto e franchising alimentare
  • Contrasto allo spreco alimentare ed economia circolare
  • Nuovi valori nell’Alimentazione
  • Progetto BMTI per i prodotti Dop lattiero caseari

ASSOITTICI – Presidente Viggiani

  • Osservatorio ittico
  • Comunicazioni di settore
  • Monitoraggio rifiuti plastica in mare
  • Revisione normativa degli scarti di lavorazione

ASSOFRUTTERIE – Presidente Mariani

  • Concorrenza leale e prosieguo contrasto all’abusivismo.
  • Valorizzazione qualità ortofrutticola
  • Filiera corta e KM 0 campagna informativa
  • Consumi sul posto nel settore ortofrutticolo

ASSOPANIFICATORI – Presidente Trombini

  • Rinnovo CCNL panificazione 2023
  • Osservatorio prezzi
  • Ebipan, iniziative della bilateralità
  • Fonsap, promozione dei servizi alle imprese
  • DDL Panificazione
  • Valorizzazione interprofessione
  • Organismo interassociativo

ASSENOTECHE – Presidente Daniele Erasmi

  • Assoenoteche, costruzione rete territoriale
  • Corsi sommelier base per associati
  • Aggiornamento piattaforma politico-sindacale
  • Consolidamento coordinamento settore

ASSODISTRIBUZIONE- Presidente Marco Annarumi

  • Vigilanza su disciplina buoni pasto
  • Attuazione social card
  • Rapporti di filiera
  • Flessibilità gestionale e rinnovo CCNL
  • Consolidamento coordinamento di settore

LABORATORI ARTIGIANI – Presidente Elisabetta Secchi

  • La consumazione sul posto nei laboratori artigiani
  • Occupazione suolo pubblico
  • Consolidamento coordinamento di settore

 

FONDO ACQUISTO BENI DI PRIMA NECESSITÀ – LEGGE DI BILANCIO 2023, ART. 1, COMMA 451.

La Legge 29 dicembre 2022, n. 197, Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, all’art. 1, comma 450, istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante.

Il successivo comma 451 prevede che, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze sono stabiliti:

  1. a) i criteri e le modalità di individuazione dei titolari del beneficio, tenendo conto dell’età dei cittadini, dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi e di trasferimenti già ricevuti dallo Stato, della situazione economica del nucleo familiare, dei redditi conseguiti nonché di eventuali ulteriori elementi atti a escludere soggetti non in stato di effettivo bisogno;
  2. b) l’ammontare del beneficio unitario;
  3. c) le modalità e i limiti di utilizzo del fondo di cui al comma 450 e di fruizione del beneficio, da erogare sulla base di procedure di competenza dei comuni di residenza;
  4. d) le modalità e le condizioni di accreditamento degli esercizi commerciali che aderiscono a piani di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità.

La Confesercenti è stata invitata dal MASAF a partecipare ad una serie di incontri in videoconferenza, al fine di meglio precisare i contenuti del decreto di prossima adozione ed acquisire osservazioni e proposte.

Nel corso dell’ultima riunione, tenutasi lo scorso 13 febbraio presso gli Uffici del Ministero, alla presenza del Ministro Lollobrigida, sono stati anzitutto evidenziati alcuni aspetti tecnici. In particolare:

–   il decreto sarà approvato entro fine marzo;

– titolari del beneficio dovrebbero essere le famiglie, con reddito inferiore a 15.000 euro, con almeno quattro componenti, di cui almeno un minore dei 14 anni;

– in tal modo, considerato il numero dei nuclei aventi diritto, il beneficio dovrebbe attestarsi sui 400 euro circa per famiglia;

– saranno esclusi i percettori di reddito di cittadinanza;

–  l’importo del beneficio sarà caricato mensilmente su un’apposita CARD recante il logo del MASAF e utilizzabile mediante i POS in uso negli esercizi commerciali;

– le somme saranno spendibili presso gli esercizi convenzionati, che potranno attivare le convenzioni previa stipula di un Protocollo tra Ministero e Associazioni di rappresentanza;

–  verrà stilato un elenco dei prodotti acquistabili mediante la CARD, sostanzialmente un paniere di beni alimentari di prima necessità.

    Ministero e Associazioni hanno inoltre condiviso l’impegno della distribuzione ad accompagnare lo stanziamento da parte dello Stato di 500 milioni con una campagna di sconti sull’acquisto dei predetti beni applicati dagli esercizi convenzionati a favore degli aventi diritto.

    L’operazione, che sarà lanciata da una campagna di comunicazione pubblica, sortirebbe fondamentalmente tre effetti:

             sostegno ai meno abbienti;

             promozione delle attività aderenti;

             fidelizzazione, specie se gli sconti fossero concessi in forma di voucher spendibili successivamente presso il medesimo esercizio.

    Le Associazioni hanno osservato anzitutto che il sistema dovrebbe consentire l’individuazione del soggetto avente diritto prima del pagamento in cassa (adeguata informazione vicendevole, lato esercizio e lato cliente), per evitare che si creino poi problematiche relative alla spettanza o meno del beneficio; inoltre, hanno chiesto che si chiarisca bene come possa evitarsi che si pongano problemi nel pagamento qualora il consumatore porti alla cassa per il pagamento anche prodotti non considerati “di prima necessità”; infine, è stato evidenziato che il prezzo finale, comprensivo delle riduzioni, non dovrebbe poter comportare problematiche legate all’applicazione della normativa sul sottocosto.

    Il Ministro ha caldeggiato l’applicazione da parte delle imprese di uno sconto non inferiore al 18%, considerato che in tal modo l’operazione risulterebbe pari a 600 milioni di euro (cifra tonda).

    Le Associazioni della distribuzione hanno espresso le motivazioni di tipo economico-finanziario che non consentirebbero alle aziende, per motivi congiunturali, di applicare sconti superiori al 15% ed hanno evidenziato che anche altri segmenti della filiera (produzione) dovrebbero essere chiamati a dare il proprio apporto.