Domenica 22 novembre u.s., a Petacciato (CB), presso l’Hotel Di Nardo, su iniziativa del Vice Presidente di Assopanificatori Vinceslao Ruccolo, membro della Giunta Fiesa Nazionale e Presidente della Fiesa d’Abruzzo, si sono riuniti i panificatori di quattro Regioni: Puglia, Molise, Campania e Abruzzo, per discutere delle problematiche del settore della panificazione nel contesto dell’economia nazionale e, nello specifico, del Centrosud e della promozione dei prodotti da forno anche e soprattutto nell’ambito della tipicità e delle tradizioni.
Si e iniziato portando come esempio il “Concorso Nazionale dei dolci tipici” che si e tenuto a Sulmona, presso l’Officina dei Sapori (Centro Formativo di riferimento della Fiesa) nella scorsa primavera. Tutti i presenti hanno espresso giudizi positivi sull’iniziativa e si sono dichiarati interessati a rilanciare l’iniziativa per il 2016, implementando gli sforzi per una migliore organizzazione. L’evento si terrà entro il prossimo mese di aprile 2016 a Sulmona presso l’Officina dei Sapori.
In sostanza, è stato sottolineato, anche con questa iniziativa i panificatori hanno la voglia di esprimersi e di misurarsi tra loro per dare impulso al rilancio del settore per uscire dalla crisi che ancora oggi continua a creare seri problemi alla Categoria.
La riunione ha fatto il punto sul Regolamento UE sull’etichettatura, che ancora oggi crea confusione; sulle problematiche relative all’indicazione dei valori nutrizionali: tutti hanno espresso l’esigenza e/o il bisogno di formazione specifica e di aggiornamenti, anche seminariali. Il confronto ha messo in risalto le evidenti contraddizioni dei regolamenti UE sull’utilizzo di additivi, coloranti ed ingredienti (vedi la questione dell’utilizzo del carbone vegetale nel pane).
Gli intervenuti hanno segnalato l’attenzione per le esigenze del consumatore, oggi molto sensibile ed informato su ciò che acquista; ma quando si tratta del “mangiare sano” il livello di attesa consumerista si eleva moltissimo, soprattutto in funzione delle numerose truffe alimentari che si susseguono. Da ciò è scaturita la necessità di un’attenta formazione continua che preveda:
a. approfondimenti per l’acquisizione di competenze e conoscenze in materia alimentare e, soprattutto, con l’attenzione rivolta all’utilizzo di ingredienti innovativi che soddisfino l’interesse del consumatore
b. la conoscenza approfondita dei lieviti, soprattutto il lievito naturale
c. la qualità delle farine
d. gli alimenti salutistici
e. l’organizzazione aziendale e la gestione d’impresa
f. il marketing, il visual merciandising e le sponsorizzazioni
g. l’internazionalizzazione dell’offerta
h. la sicurezza alimentare
i. il CCNL di settore e la bilateralità
I panificatori intervenuti hanno denunciato la necessità di districarsi tra i numerosi adempimenti, lottando con un sistema burocratico pieno di insidie, di incertezze e di poca sicurezza. Questo in un contesto dove il mercato non ha più rispetto dell’impresa ed è senza confini, dove a prevalere sembra essere l’interesse ad una vendita fine a se stessa. A fronte di questa deriva gli operatori professionali quali sono i fornai vogliono dimostrare la consapevolezza del loro ruolo nell’ambito alimentare, fornendo qualità, sicurezza alimentare, specialità territoriali. I panificatori desiderano cambiare e migliorare la loro operatività d’impresa e per tutti questi motivi si sono dati appuntamento per il prossimo mese di gennaio per definire le seguenti azioni strategiche:
1. Costituzione del Coordinamento dei Panificatori del Centro Sud Italia e definizione del Regolamento di gestione
2. Definizione di un gruppo di lavoro costituito da imprenditori, docenti, esperti della comunicazione, tecnologi, medici
In occasione dell’appuntamento di gennaio, i panificatori hanno deciso di organizzare un “Corso sui lieviti naturali” che si concluderà con la realizzazione della “Colomba pasquale”.
I presenti all’incontro si sono soffermati con interesse alle novità previste dal CCNL-Panificazione e sullo stato dell’accordo tra le Parti Sociali.
Sono stati forniti alcuni dati sulle vendite. Tutti hanno confermato che, in riferimento all’anno 2014, le vendite sono scese del 5%. Pertanto, sono giudicati anomali e inopportuni gli aumenti contrattuali ai dipendenti che si vogliono introdurre nel nuovo CCNL. Tutti i presenti si sono dichiarati contrari al rinnovo del Contratto alle condizioni proposte. Anzi! Si e deciso di proporre un “Tavolo di crisi del pane” per poter mantenere la forza attuale degli occupanti e di poter assumere, in futuro, più personale.
Tutti hanno, poi, concordato sulla necessità di introdurre, nel nuovo CCNL la “Contrattazione decentrata territoriale” (regionale, interregionale, provinciale) in quanto il pane e gli altri prodotti da forno non hanno un mercato omogeneo nazionale, come le crisi di settore non sono sempre e comunque simili. I prezzi sono diversi in ogni singola realtà sia del nord che del centro o del sud. C’è, poi, da considerare che è dal 2007-2008 che non viene praticato un aumento sui prodotti finiti, specialmente sul pane; mentre i costi delle materie prime sono aumentate in percentuali iperboliche, creando un notevole disagio alle economie aziendali.
A supporto di tutte le problematiche che scaturiscono dal Contratto e dalla gestione dello stesso, gli imprenditori presenti propongono, oltre all’istituzione di un “Tavolo di crisi del pane”, anche la costituzione di un Ente Bilaterale territoriale di Abruzzo e Molise ed eventuali altre Regioni che condividono le stesse problematiche e gli stessi interessi.
Altra proposta emersa dall’incontro di Petacciato, è quella di organizzare un Convegno, in collaborazione con la Fiesa Nazionale e l’EBIPAN, sul futuro nel settore della panificazione, da tenere in Abruzzo.