E’ sulla definizione di “Pane fresco” e “Panificio” che si sta concentrando l’attività legislativa di Giuseppe Romanini. Il Deputato di Parma e componente della Commissione Agricoltura della Camera sta mettendo a punto una propria iniziativa rivolta a colmare il vuoto legislativo determinato dalla mancata attuazione del Decreto Bersani.
Si tratta – si legge in una nota stampa – del provvedimento redatto dall’allora Governo dell’Ulivo e votato nel luglio 2006 (n. 223 Disposizioni per il rilancio economico e sociale) che all’Art. 4 recava le “Disposizioni urgenti per la liberalizzazione dell’attività di produzione di pane” rimandando l’attuazione a un successivo Decreto ministeriale che non è mai stato varato.
“In sostanza ad oggi la Legge non garantisce il consumatore nel riconoscere il pane fresco artigianale dal pane conservato – spiega Romanini – distinzione estremamente necessaria non solo per i panificatori ma anche per gli acquirenti che devono sapere se il pane che si compra è fresco artigianale o, ad esempio, sfornato ma prodotto con base surgelata o prodotto altrove, anche fuori dall’UE. Mi sono dunque attivato, anche su sollecitazione di uno storico forno del nostro territorio, per elaborare una proposta di Legge che contenga tutti gli elementi necessari a riconoscere e valorizzare chi produce pane fresco e dare le giuste informazioni a chi lo consuma”.
Una prima condivisione della bozza della Legge che si sta approntando, Romanini l’ha avuta in un incontro presso la Confesercenti Nazionale, con le tre Associazioni dei panificatori italiani aderenti a Fiesa Assopanificatori di Confesercenti, Fippa-Federpanificatori ed Assipan Confcommercio.
“E’ stato un incontro molto utile – continua il Deputato di Parma – e anche di soddisfazione poiché i Presidenti e Direttori delle Associazioni, accompagnati dai Responsabili degli Uffici Legislativi, hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa che recupera il lungo vuoto legislativo in materia di definizioni normativa di pane fresco e panificio oltre che degli altri aspetti trattati nella proposta legislativa”. Nel corso dell’incontro sono emersi anche spunti importanti come sui lieviti e l’esigenza di disciplinarli in modo corretto, sull’esigenza di prevedere più flessibilità in materia di consumazione sul posto e sul rafforzamento del profilo professionale, per dare più identità e caratteristiche specialistiche ai panificatori.
Romanini, si è impegnato a valutare le osservazioni avanzate dalle Associazioni e a proseguire il lavoro in sede parlamentare per il perfezionamento della proposta di Legge in vista della sua formalizzazione e presentazione.