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Riunita la giunta Fiesa: prezzi, costi energetici e inflazione al centro del confronto

Situazione difficile, urgenti misure di sostegno per gli esercizi di vicinato

La Giunta nazionale Fiesa si è riunita lunedì 15 maggio 2023 alle ore 14.30  per discutere dei rapporti con Assograssi e la  regolamentazione degli scarti della lavorazione dei prodotti di origine animale, della ripresentazione del  DDL esercizi di vicinato, della proposte Fiesa per l’ Agenda di  Governo italiano per il G7, per gli approfondimenti sulle problematiche di settore con i presidenti di categoria, della nuova Social card, della presentazione della Convenzione con Innova Energia per Risparmio energetico, dell’inflazione alimentare e delle ricadute sui consumi, e dell’ analisi dei costi della moneta elettronica.

Ha introdotto i lavori il coordinatore nazionale Fiesa Gaetano Pergamo  che ha illustrato l’odg sui quali il Presidente Erasmi ha dettagliato i vari punti.

Sulla questione degli scarti di lavorazione dei prodotti di origine animale, Pergamo ha ripercorso le varie tappe dell’evoluzione legislativa in materia e l’attuale disciplina, evidenziando il lavoro di monitoraggio messo in campo dalla Federazione con  la filiera e con Assograssi per  studiare le dinamiche di settore e l’andamento del comparto che risente di forti contrazioni di consumi e di attività di vendita. Sul punto, il Presidente di Assomacellai Luigi Frascà ha riscontrato diverse criticità: dalle forti asimmetrie legislative con settori analoghi in cui gli scarti della lavorazione vengono equiparati a quelli urbani alle modifiche industriali nei processi di lavorazioni delle carni, alle nuove modalità di consumo che riducono fortemente la produzione di scarti di lavorazione in modo tanto evidente da rendere sproporzionato il permanere dell’obbligo di conferimento a ditte specializzate. Frascà ha concluso che occorre riprendere il dossier per rappresentare alle istituzioni europee e nazionali il nuovo stato delle cose per richiedere il superamento dell’attuale legislazione in materia, valorizzando da una parte l’esperienza fin qui fatta e dall’altra nello spirito dell’economia circolare conferendo valore alle produzioni. I rappresentanti di Giunta hanno convenuto sulla necessità di un intervento federale coordinato anche in ambito di filiera per una nuova disciplina della materia.

Sul tema del contrasto alla desertificazione commerciale e della valorizzazione degli esercizi di vicinato, la Giunta ha deliberato di far confluire la proposta di legge già elaborata nel corso della precedente legislatura in una più ampia iniziativa da portare avanti con AssoTerziario. La proposta è di allargare l’iniziativa, pur mantenendo alcune specificità, al sistema distributivo di vicinato. Di fatti i territori  risentono negativamente dell’assenza sia di attività commerciali primarie che di servizi. Sul punto sarà avviato un percorso di condivisione con il Coordinamento Assoterziario.

Sulla questione delle proposte avanzate, in materia agro alimentare,  al Governo italiano per la Presidenza di turno del prossimo G7, la Giunta Fiesa ha approvato il documento inviato al Ministro Lollobrigida. Nella nota al Governo la Fiesa ha evidenziato i seguenti punti: 1) affermare la Sana Alimentazione, sottintendendo la necessità di alimentarsi in modo corretto e informato, partendo dall’Educazione alimentare nelle scuole primarie, per fornire le basi per una alimentazione equilibrata, improntata al consumo consapevole dei prodotti alimentari, per favorire diete alimentari equilibrate e contrastare una pubblicistica dannosa per i giovani. L’Educazione alimentare deve infatti essere considerata un obiettivo educativo e non semplicemente didattico; 2) formare Professionisti dell’alimentazione. L’alimentare per l’Italia, paese leader nella detenzione delle produzioni a denominazioni protette riconosciute dalla UE, oltre che dall’albo delle produzioni regionali, è un patrimonio di inestimabile valore storico, culturale, economico, essendo uno dei principali attrattori dell’interesse internazionale per il nostro Paese. Per valorizzarlo compiutamente occorre disporre anche di una rete commerciale adeguata e qualificata, quanto aggiornata e in linea con le normative nazionali e comunitarie in costante variazione. Per questo Fiesa Confesercenti propone la previsione per legge di un aggiornamento professionale, almeno quinquennale, delle autorizzazioni amministrative per operare nella produzione e distribuzione dei prodotti alimentari ed eno-gastronomici, a tutti i livelli prevedendo corsi di aggiornamento in materia di nozioni base di scienza dell’alimentazione, sicurezza alimentare e diritto alimentare. 3) contrastare la desertificazione commerciale. Il depauperamento commerciale avanza, e rischia di lasciare senza accesso a beni alimentari e di prima necessità una larga parte dei piccoli comuni italiani: tra crollo dei consumi e aumento delle spese fisse, nell’ultimo biennio sono sparite infatti 70 imprese del commercio al giorno, secondo un rapporto Fiesa Confesercenti Federconsumatori. Si tratta di un quadro alquanto preoccupante. L’auspicio è che l’esperienza recente maturata durante il lockdown abbia confermato una volta per tutte la necessità per una comunità di non perdere presidi essenziali di servizi e non disperdere i propri valori e la propria identità fondata sulla pluralità delle espressioni sociali, culturali, economiche, adoperandosi sempre per la sua salvaguardia per evitare di compromettere la qualità della vita dei residenti, favorendo ulteriori fenomeni di spopolamento. Per scongiurare questo fenomeno bisogna prevedere sostegni a favore dei territori e delle popolazioni residenti e delle attività a loro supporto, soprattutto quelle della filiera alimentare utilizzando presto e bene le risorse, anche quelle del PNRR per migliorare il livello infrastrutturale del tessuto economico e favorire l’integrazione delle filiere corte. L’intento è potenziare i servizi commerciali primari nei piccoli centri abitati, che siano anche vetrine delle produzioni locali, ed incoraggiare investimenti di riqualificazione e rigenerazione, di miglioramento e adeguamento della rete di spazi comuni, per dotare operatori e cittadini di idonei servizi di base; 4) valorizzare il cibo contrastare lo spreco. Lo spreco alimentare nei paesi avanzati è una delle emergenze da affrontare per la salute dell’umanità e del pianeta. L’Italia, con la Legge Gadda è stato uno dei primi paesi ad affrontare il tema in modo strutturale. Si tratta di lanciare su scala globale iniziative finalizzate ad un “Patto contro lo spreco” alimentare che raggiunge nei paesi più sviluppati cifre allarmanti. Fiesa Confesercenti propone un patto di collaborazione nei paesi più sviluppati per favorire la donazione di cibo, valorizzare le eccedenze, responsabilizzare il ruolo degli esercizi commerciali e della ristorazione e rafforzare la solidarietà. L’esempio italiano dato dalla Legge 166 del 2016 può essere un buon indirizzo di politica globale a contrasto dello spreco alimentare che può essere uno strumento di contrasto anche al tema della fame nel mondo; 5) farine di insetti e cibi sintetici. Sul novel food Fiesa Confesercenti si ritrova sulle posizioni espresse dal Governo italiano e richiede  decreti che impongono etichette chiare e visibili per i consumatori sui prodotti a base di farine di grillo, locuste, vermi della farina e larva gialla. Allo stesso modo si condivide la posizione sui cibi cosiddetti sintetici, a cominciare dalla carne coltivata. Fiesa Confesercenti esprime la necessità in sede internazionale che sia sempre garantita l’informazione e la chiarezza al consumatore che deve essere messo nelle condizioni di scegliere  in modo informato e consapevole. È fondamentale, quindi, che i consumatori abbiano informazioni complete e puntuali per permettere a chi non vuole nutrirsi di prodotti così lontani dalla propria tradizione alimentare di essere tutelati; 6) contrasto alle plastiche nell’ambiente, dal territorio al mare. E’ necessario mettere a punto un piano nazionale di contrasto all’utilizzo sproporzionato di plastiche, prevedendo misure di disincentivo al loro impego e di sostegno all’attività di recupero e contrasto.

Sull’istituzione del Fondo alimentare proposta dal Masaf (riedizione della social card) la Giunta ha valutato troppo burocratizzate le procedure di adesione e gestione della misura. In particolare, non si condivide l’impostazione che tende a gravare le gestioni e le Associazioni di rappresentanza di oneri di verifica eccessivi, oltre ad una scontistica che non è nella disponibilità delle imprese. In questo senso non possono essere sottovalutate le disponibilità fornite a partecipare all’iniziativa governativa, in modo fattivo e costruttivo,  ma questo non può tradursi in oneri burocratici e costi aggiuntivi per le imprese. Per questo è necessario un confronto finalizzato a rimuovere gli ostacoli evidenziati.

La Giunta ha quindi esaminato, con l’Ing. Angela Parisi di Innova Energia, la nuova convenzione riservata per i soci di Fiesa per la fornitura di energia elettrica e gas. Il Consorzio Innova, aggregando numerose aziende su tutto il territorio nazionale, gestisce ad oggi un considerevole numero di utenze ed un volume pari a oltre 100 milioni di kWh e 7 milioni di mc di gas, che gli conferiscono un forte potere contrattuale e, quindi, la possibilità di ottenere dai fornitori di energia prezzi estremamente convenienti. Il Consorzio valuta le offerte migliori  presenti sul mercato libero per scegliere il fornitore che applica le condizioni più vantaggiose: una volta individuato il fornitore, a tutti i consorziati vengono applicati i prezzi  contrattati dal Consorzio. A tale attività si affianca l’assistenza gratuita che il Consorzio offre a tutti i soci per la risoluzione di qualsiasi eventuale problematica (fatturazioni, pagamenti, interventi sul contatore, nuovi allacciamenti, ecc.), per le quali non ci sarà più bisogno di affidarsi a fantomatici operatori di call center. Il Consorzio è disponibile ad analizzare, gratuitamente e senza impegno, le bollette (tramite WhatsApp 375 6048212 o mail [email protected]) per effettuare una stima del risparmio che si può ottenere aderendo all’offerta in corso. Per informazioni si possono utilizzare i riferimenti di cui sopra.

Sul tema dell’inflazione alimentare la Giunta Fiesa ha rigettato con forza i tentativi di far ricadere sulla distribuzione alimentare le responsabilità degli attuali aumenti dei prodotti. Anzi è stato rimarcato che nel comparto si è registrata una forte discrepanza nel 2022, con il prezzo alla produzione che è cresciuto del 15,6%, mentre al consumo si è fermato all’8,5% ad indicare che quasi metà degli aumenti sono stati assorbiti dalle imprese della distribuzione che rappresentano un mercato contendibile e competitivo. Aumenti rispondono a  dinamiche complesse che in un sistema distributivo come quello italiano caratterizzato dalla prevalenza del GDO e della distribuzione alimentare a basso costo non possono che essere esogene. Nessuno può permettersi la possibilità di influenzare il prezzo in maniera “autonoma” sull’intero mercato e sulle filiere. La sofferenza delle famiglie ha ribadito la Giunta Fiesa è da ricercare negli aumenti delle spese incomprimibili (affitti, mutui immobiliari, credito al consumo, utenze domestiche e spese per servizi di trasporto) che mettono le famiglie in difficoltà e scaricano le tensioni sui consumi. Per Fiesa le azioni mirate al contenimento dell’inflazione debbono avere un orizzonte più ampio delle riunione della Commissione di allerta rapida su singoli prodotti, altrimenti si perdono di vista le dinamiche di base della spinta inflattiva. L’accusa al settore poi stride con la realtà. Se ci fosse la speculazione, i negozi alimentari vedrebbero aumentare i profitti. Invece le vendite continuano a calare e gli esercizi a chiudere, con perdite ingenti di posti di lavoro e di servizi per le comunità locali.

Infine, la Giunta ha analizzato i costi delle transazioni elettroniche che stanno crescendo in maniera consistente negli esercizi di vicinato. L’impatto del costo delle transazioni, dei Pos, dei canoni di abbonamento, delle spese di gestione della moneta elettronica continuano a crescere in modo esponenziale e arrivano ad impattare una quota molto significativa del fatturato di impresa. Sul tema la Giunta svolgerà un esame più dettagliato ricercando partner bancari e finanziari per contenere i costi.