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Weekend 11-12 giugno 2016

Dal 22 maggio al 2 luglio 2016 a Napoli, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento, la mostra: “Calixto Ramirez – Cuatropasos”

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Cuatropasos (quattro passi), è un modo di dire che allude ad una breve camminata, alla “passeggiata” attraverso Napoli che l’artista è solito compiere girovagando per le strade, segnata da incontri ricorrenti con venditori ambulanti, ragazzini che scorrazzano per le vie dei quartieri, fra i profumi e i mercati del pesce, architetture erose e deteriorate dall’azione del tempo e simboli e segni della storia passata e recente della città. L’esperienza napoletana è così riproposta con grande intensità attraverso riferimenti e immagini fortemente evocativi, liberamente desunti dalla contraddittoria seppur affascinante situazione cittadina.
Calixto Ramirez è nato a Reynosa (Messico) nel 1980. Laureatosi a La Esmeralda Art School nel 2008, dal 2013 vive e lavora a Roma.
Orario: 9 – 18; la mostra è chiusa il martedì.

Sapori del territorio: “Caciocavallo Silano Dop” Formaggio di latte di vacca, semi-duro a pasta filata, di stagionatura variabile, di forma ovale o tronco-conica, con testina o senza, con presenza d’insenature. Peso medio 1-1,5 kg., pasta omogenea, compatta con lievissima occhiatura, colore bianco o gialli paglierino più carico all’esterno.

 

A Ferrara, Padiglione d’Arte Contemporanea, dal 17 aprile al 12 giugno 2016: XVI Biennale Donna – “Silencio Vivo”- Artiste dall’America Latina

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La Biennale Donna intende concentrarsi sulle questioni socioculturali, identitarie e geopolitiche che influenzano i contributi estetici dell’odierno panorama delle donne artiste. In tale direzione, la rassegna di quest’anno, ha scelto la multiforme creatività latinoamericana, portando a Ferrara alcune delle voci che meglio la rappresentano: Anna Maria Maiolino (Italia-Brasile, 1942), Teresa Margolles (Messico, 1963), Ana Mendieta (Cuba 1948 – Stati Uniti 1985) e Amalia Pica (Argentina, 1978).
L’esposizione si apre con il contributo di Ana Mendieta, nonostante la usa prematura morte a 36 anni, cadendo dal 34simo piano del suo appartamento di New York, Ana Mendieta si riconferma ancora oggi, a 30 anni dalla sua scomparsa, come un’indiscussa fonte ispiratrice della scena internazionale. Al centro, la costante ricerca del contatto e il dialogo con la natura, il rimando a pratiche rituali cubane, l’utilizzo del sangue o l’utilizzo del corpo come contenitore dell’energia universale.
Il corpo come veicolo espressivo è una caratteristica anche della poliedrica Anna Maria Maiolino, di origine italiana ma trasferitasi in Brasile nel 1960, agli albori della dittatura. L’esperienza del regime dittatoriale in Brasile e la conseguente situazione di tensione hanno influenzato profondamente la sua arte, spingendola a riflettere su concetti quali la percezione di pericolo, il senso di alienazione, l’identità di emigrante e l’immaginario quotidiano femminile.
Di simile potere suggestivo, ma con una particolare attitudine al crudo realismo, la poetica di Teresa Margolles testimonia le complessità della società messicana, ormai sgretolata dalle allarmanti proporzioni di un crimine organizzato che sta lacerando l’intero paese e soprattutto Ciudad Juarez, considerata uno dei luoghi più pericolosi al mondo.
Il percorso della mostra si chiude poi con Amalia Pica, grande protagonista dell’emergente scena argentina. Utilizzando il disegno, la scultura, la performance, la fotografia e il video, l’artista si sofferma sui limiti e le varie derivazioni del linguaggio, esaltando il valore della comunicazione, come fondamentale esperienza collettiva.
Orario: da martedì a domenica: 9.30–13.00; 15.00–18.00.

Sapori del territorio: “Coppia Ferrarese Igp” La Coppia Ferrarese è formata da due pezzi si pasta legati assieme a forma di nastro nel corpo centrale, ciascuno con le estremità ritorte in modo da formare un ventaglio di quattro corna, le cui estremità sono dette crostini. Ogni forma ha un peso tra gli 80 e i 250 grammi, un colore dorato con venature quasi bionde e un odore penetrante e appetitoso. La Coppia Ferrarese ha un sapore sapido e gustoso.

 

Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici a Firenze, presso la Galleria d’Arte Moderna, dal 9 maggio all’11 settembre 2016

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Circa trenta opere del Seicento e Settecento, prevalentemente provenienti dai depositi della Galleria Palatina, illustreranno soggetti figurativi bizzarri ricorrenti nelle collezioni medicee. Si tratta di scene cosiddette ‘di genere’, che permettevano di illustrare, aspetti comici della vita sociale e di corte, cioè quei temi ritenuti altrimenti bassi e privi di decoro. Entro questa cornice vengono alla ribalta personaggi marginali e devianti come buffoni, contadini ignoranti o grotteschi, nani e giocatori di giochi tanto leciti che illeciti.
Orario: Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50. Chiusura: tutti i lunedì.

Sapori del territorio: “Lucca Dop” Concorre alla produzione del Lucca Dop la varietà Frantoio fino al 90%, la restante percentuale è ottenuta dal cultivar Leccino più altre varietà minori. L’acidità totale non è superiore allo 0,5%.
Visivamente si presenta di colore giallo con riflessi verdi più o meno intensi. All’olfatto si rileva un sentore di fruttato che può variare dal leggero al medio. Il sapore è dolce con leggere sensazioni di piccante e di amaro.