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Weekend 16-17 dicembre 2017

Mercatini di Natale in Trentino Alto Adige

Bozner Christkindlmarkt am Waltherplatz. Il mercatino di Natale in piazza Walther a Bolzano Bolzano Christmas market.

Lago di Brais
Terza edizione di “Natale in Montagna” al Lago di Braies.
Venti artigiani locali offrono i loro prodotti, ed è possibile gustare vin brulé attorno ad un fuoco da campo. Per i bambini c’è la possibilità di accarezzare animali (asini, capre e pecore) nella stalla vicino alla cappella. Gruppi musicali allietano il Natale con canti e cori ed è prevista anche la visita di San Niccolò. La superficie ghiacciata del lago è il luogo perfetto per divertenti gite in slitta trainata da cavalli. In programma anche una lotteria di Natale.

Bolzano
Tipicamente tirolese, il “Christkindlmarkt”, è il famosissimo Mercatino di Natale con circa ottanta casette in legno con tetti bianchi e rossi che si susseguono una dopo l’altra per tutte le strette vie del Centro Storico con le loro prelibatezze di matrice “nordica” irrinunciabili. Fra queste, lo Speck, i canederli e gli Schlutzkrapfen, una sorta di ravioli con ricotta e spinaci che precedono selvaggina, stinco di maiale al forno e bolliti di carne serviti con crauti, contorni agrodolci, mirtilli rossi o gelatina di ribes. Dalle 15 varietà di mela si ottiene l’Apfelsaft, un “nettare” dall’acidità variabile a seconda della qualità di mela utilizzata, mentre dalla vite provengono i superbi vini rossi Santa Maddalena, Lago di Caldaro e Lagrein o, fra i bianchi, il Gewürztraminer, il Müller Thurgau e il Silvaner. Per concludere in dolcezza, lo Strudel o le torte striate da “nuvole” di panna e frutti di bosco.

Merano
Una sessantina di stand con proposte per il Natale fantasiose, alcune legate alla tradizione, altre nuove e insolite, tutte accomunate da un unico denominatore: la cultura altoatesina nella “preparazione” al Natale.

Levico Terme
Il Mercatino di Natale di Levico si svolge nella magnifica cornice del Parco secolare degli Asburgo, un luogo incantato, dove si può ancora godere dell’autentico spirito del Natale. 60 casette di legno, nascoste tra alberi secolari tinti dal bianco della neve, dove si possono gustare i prodotti dell’eccellenza artigiana e i sapori tipici della Regione.
Luci soffuse ricoprono gli alberi e fanno da guida lungo i vialetti di questo luogo incantato, melodie natalizie e profumo di spezie si fondono con il vin brulè, e, poi, artigianato tradizionale e prodotti locali, come la polenta cucinata da esperti “polentari” armati del tipico paiolo di rame, o il formaggio di malga lavorato secondo le antiche usanze. Si possono accarezzare i piccoli animali della fattoria, incontrare Babbo Natale, che raccoglie personalmente le letterine di tutti i bimbi, mentre nel Bosco degli Elfi i suoi aiutanti si danno da fare per esprimere tutti i desideri.

Ortisei
Nella zona pedonale del Paese troviamo venti casette di legno con prodotti regionali e specialità enogastronomiche, idee regalo, deliziosi dolci, vini e liquori pregiati. Numerose le sorprese: le musiche, i cori e i corni di montagna. Sono previsti corsi di bricolage e corsi per fare i biscotti.

Trento
Il Mercatino di Natale di Trento ha ricevuto la certificazione “100% energia pulita” da Dolomiti Energia. Gli espositori utilizzano, per i loro articoli, shopper di carta frutta, le mappe del Mercatino distribuite ai visitatori sono realizzate con carta di riciclo e segnalano anche la presenza degli “Eco Point” dove smaltire i rifiuti, l’energia elettrica utilizzata per l’evento è prodotta da fonte rinnovabile, vengono utilizzati piatti di pane e viene incentivata la mobilità sostenibile (treno, mezzi pubblici, bike sharing, car sharing e car pooling). Nelle tipiche casette in legno si trova di tutto: dagli addobbi per il presepe ai tipici oggetti di artigianato passando per articoli-regalo e specialità gastronomiche. Non manca, infatti, un’intera sezione dedicata ai sapori e alla degustazione di numerose specialità della tradizione.

Bressanone
37 espositori presenti nella Piazza del Duomo di Bressanone propongono artigianato artistico, decorazioni natalizie, articoli da regalo e delizie culinarie. I visitatori possono trovare anche laboratori dove poter imparare antichi mestieri come la lavorazione del feltro o la creazione di corone d’Avvento.
Il Mercatino di Natale di Bressanone è caratterizzato dall’essere un Green Event e, l’offerta enogastronomica, sarà di cibi e bevande stagionali, regionali e con ingredienti biologici.
Durante l’evento è previsto un ricco programma di manifestazioni collaterali con gruppi musicali, cori, suonatori di organetto e visite guidate al Duomo. Molti i giochi dedicati ai visitatori più piccoli. Inoltre è possibile effettuare un affascinante giro della Città in carrozza.

Sapori del Natale: In Trentino, si susseguono e si intrecciano tradizioni per le festività natalizie. La Cena della Vigilia è rigorosamente di magro, con le immancabili minestre tipiche trentine (orzo, fagioli, patate, pasta e riso), seguite dal formaggio fritto.
Per il Pranzo di Natale vengono preparati i piatti del passato quali i “canederli” (polpette di pane raffermo bagnato nel latte, impastato con mortadella, formaggio e uova), la polenta con la cacciagione e i funghi, gli arrosti con salsicce, i crauti che si accompagnano i diversi tagli della carne di maiale, ingrediente base anche degli insaccati molto spesso trattati successivamente con il fumo di legna aromatica, mentre con le frattaglie si prepara lo “sgazet”, succoso spezzatino di cuore, fegato e polmone. Comunque, il segno particolare è dato dall’abbondanza con cui in queste giornate vengono preparate e offerte le pietanze, e dalla presenza di alcuni dolci tipici, come lo “zelten” (strudel di mele) che si cucinano essenzialmente a Natale.
In Alto Adige i primi giorni di dicembre si fanno alcuni dolci tradizionali, come il “christollen”, pane con frutta secca e candita, e alcuni tipi di biscotti, in particolare i “lebenkuchen”, al miele e alle spezie, spesso utilizzati per ornare l’Albero di Natale.
Le tradizioni gastronomiche delle Feste di Natale in questa zona sono poche e si limitano, in genere, ai dolci.
Le famiglie di cultura italiana seguono usi gastronomici della loro terra d’origine o hanno adottato quella della tradizione nazionale.
Le famiglie di cultura tedesca portano sulla mensa natalizia, come i loro antenati, i piatti locali in veste genericamente festiva. Il piatto forte del giorno di Natale sono quindi i “knodel” (canederli), preparati con pane bianco invece che con il quotidiano pane nero, cui seguono in genere carni arrosto.
 

Mercatini di Natale nelle Marche

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Ascoli Piceno
In Piazza Arringo, in pieno Centro Storico, è allestito il Villaggio di Natale, dove si può trovare di tutto: addobbi natalizi, idee regalo di stampo artigianale, creazioni artistiche, leccornie tipiche e bevande calde.
Di pomeriggio e di sera si accendono le suggestive luminarie e si possono vedere camminare degli asinelli, in uno scenario simile a quello del presepe, e prendere parte ad una delle tombole quotidiane, senza dimenticare di consegnare le lettere alla Casa di Babbo Natale. Una pista sul ghiaccio completa il divertimento di grandi e piccini.

Ancona
In Piazza del Plebiscito troviamo il Mercatino di Natale con una quarantina di espositori che propongono dolci e artigianato tipico, idee regalo, piante e fiori, monili originali, addobbi natalizi e oggettistica per il presepe.

Mombaraccio
Il Borgo Medievale di Mombaraccio ha un ricco Mercatino di Natale con 32 casette in legno poste lungo la via principale e la piazza. Artigianato artistico, prodotti tipici, eventi di arte e cultura con musica, luci, e colori rendono l’atmosfera davvero magica, il Castello illuminato rende ancora più suggestiva la magia del Natale. I bambini possono immergersi nella bellezza del Paesaggio Invernale e visitare la Casa delle Lanterne o la Casa di Babbo Natale con la sua pasticceria.
L’appuntamento da non perdere è la nevicata artificiale che viene effettuata tutti i giorni della manifestazione al calar del sole, per ben tre volte, lungo Via G. Del Monte e in Piazza Barocci.

Gradara
Il Centro Storico ospita i Mercatini di Natale dedicati all’artigianato Made in Italy. L’appuntamento con le bancarelle artistiche dal titolo “Il Castello di Natale” è un susseguirsi di eventi culturali, sagre, mostre ed un mare di novità riservate a grandi e piccini. Rigorosamente a mano tutti i prodotti che si possono ammirare sulle bancarelle, artigiani ed hobbisti, selezionati con cura per realizzare un’esposizione di prodotti fra i più interessanti.

Urbino
In Piazza della Repubblica troviamo i Mercatini di Natale con oggetti d’alto artigianato artistico, mercatini storici, spettacoli per grandi e piccini, danze, musica, eventi, mostre, ambientazioni rinascimentali e gastronomia tradizionale. Uno spazio è riservato ai bambini, dove sono presenti giochi da tavolo, scacchiere di grandi dimensioni e giochi rinascimentali. La Piazza è anche il luogo della gastronomia d’eccellenza del territorio, dove è possibile gustare la polenta con il sugo ai funghi, il vino della tradizione rinascimentale, castagne e vin brulé.

Sapori del Natale: Come in molte altre Regioni d’Italia, anche nelle Marche un tempo il Cenone di Natale era molto ricco e abbondante. Gran parte delle famiglie osserva ancora la tradizione del magro: la pietanza prediletta sono i maccheroni con lo stoccafisso o, in alternativa, pasta al tonno e una sardina sotto sale, spesso seguite dal capitone arrosto o in umido. Per i non osservanti del magro, la pietanza tradizionale sono i cardi con il ragù di carne.
Il Pranzo di Natale è essenzialmente a base di paste ripiene (ripieni e condimenti variano da zona a zona) e di carni. I primi piatti sono i cappelletti in brodo o al sugo, oppure i cannelloni ripieni. Il secondo è in genere tacchino arrosto, ma nelle famiglie che hanno il gusto e la pazienza di dedicarsi a preparazioni d’antica tradizione, si confeziona la galantina di tacchino o di gallina.
Il dolce locale per il Natale è spesso a base di mascarpone, anche se un tempo il dolce delle feste era il “pistringo” o “festingo” (specialità a base di fichi secchi, farina bianca o gialla, mandorle, noci e uva passa).
 

Mercatini di Natale in Molise

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Campobasso
Il Mercatino di Natale propone prodotti tipici, lavorazioni artigianali, addobbi per l’albero e per il presepe, giochi, libri, cestini in vimini e manufatti assolutamente originali, frutto dell’ingegno e dell’abilità manuale degli espositori.

Palata
Per le vie del Centro Storico si trovano le casette in legno e le bancarelle che propongono le creazioni dell’artigianato locale, tante idee regalo originali, accessori, biancheria per la casa, decorazioni natalizie originali e tutto quello che si cerca per gli acquisti natalizi. Troviamo le specialità gastronomiche locali, come olio d’oliva e formaggi, da acquistare o gustare in loco con piatti e dolci tipici della tradizione molisana. I bambini saranno accolti da Babbo Natale, per scattare una foto, consegnare la letterina e ricevere dolci e caramelle. Ad allietare l’atmosfera i cori natalizi e la musica tradizionale degli zampognari.

Toro
Il Centro Storico di questo paesino si anima, nel mese di dicembre, grazie alle bancarelle e agli stand espositivi che vengono allestiti. Specialità gastronomiche, con degustazioni delle specialità locali e dei vini della zona, e l’opportunità di riscaldarsi con una dolce cioccolata o con del vin brulè. Tra oggettistica e creazioni originali, lo scenario suggestivo e spettacolare delle cantine delle Viarelle di Toro è, senza dubbio, uno dei motivi per cui vale la pena visitare la cittadina.

Vastogirardi
Il Mercatino di Natale di questa bellissima cittadina si trova al chiuso, nella Palestra Comunale, il modo migliore per non subire il freddo e per godersi un pomeriggio tra tartufi, pizzi, ricami e merletti. La varietà di proposte a disposizione è decisamente ampia e include anche le ceramiche, i tessuti, i minerali, le stoffe, i manufatti in legno, le pietre dure, i libri sul Natale, i quadri, le stampe, le creazioni in cuoio, le candele, le statuine del presepe e tanti altri prodotti in paglia, in metallo e in vetro, oltre a formaggi e salumi.

Sapori del Natale:  Nel Molise, la gastronomia natalizia è semplice, ed è prevalente l’uso di pasta fritta, usata sia come dolce che per i contorni. Già nella Cena della Vigilia troviamo dei calzoni ripieni di uova e scamorze (ciabbuotti), seguiti da maccheroni in salsa di acciughe, il capitone arrosto, baccalà, cavolfiori fritti  e fichi secchi.
Il piatto forte del Pranzo di Natale nella zona di Campobasso sono i vermicelli alla mollica e la scarola ripiena, mentre nella zona di Agnone, dopo un antipasto di salumi, tra i quali compare la tipica soppressata, vengono serviti due primi piatti: una minestra di polpettine e fegatini in brodo di gallina, abbondantemente condita con pecorino, chiamata “zuppa della salute”, e maccheroni con le uova. Seguono agnello arrosto e dolci natalizi.
In altri centri dell’Alto Molise si gustano tagliolini in brodo di tacchino, lesso di tacchino accompagnato da una salsina piccante, i cui ingredienti base sono le interiora di tacchino e i peperoni sott’aceto.
Per i dolci si ricordano: i “caragnoli”, una specie di sfoglia, tagliata a strisce ed avvolta a elica su basoncini, fritta in olio bollente e poi immersa nel miele; le “ceppelliate” di Triveneto, un tipo di pasta tagliata con speciali dischetti, riempita di marmellata di amarene e ripiegata a forma di cornetto, che vengono cotti al forno e spolverati con zucchero a velo; la “cicerchiata” formata da palline di pasta, con mandorle tostate e poi fritte in olio bollente, successivamente inserite in un contenitore per fornirgli la forma a ciambella; i mostaccioli, fatti con pasta per dolci e l’aggiunta di caffè, mandorle, arancio, grappa fino a costituire un’amalgama, per essere poi messi in appositi stampi e cotti in forno. Dopo la cottura, i mostaccioli vengono immersi in cioccolato fondente, sciolto a bagnomaria. Questo dolce risale all’epoca romana e sannita, detti “mustacea”, perchè composti da farina, miele e mosto cotto.
Altri dolci della Regione, sempre tradizionali del periodo natalizio sono i “rococom”, le “rosachitarre”, le “staielle”, le “scurpelle” di Belmonte e le ostie.