Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 19 maggio al 28 agosto 2016, si può visitare la mostra di Gianni Berengo Gardin: “Vera fotografia”. Reportage, immagini, incontri
In mostra sono esposti i principali reportage di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930), il fotografo che forse più di ogni altro ha raccontato il nostro tempo e il nostro Paese in questi ultimi cinquant’anni.
Accanto alle celebri immagini, ci sono altre poco viste o inedite, che fanno comprendere il suo lavoro e il ruolo di visione consapevole della realtà che una “vera fotografia” può offrire.
Essere fotografi per Berengo Gardin significa assumere il ruolo di osservatore e scegliere un atteggiamento di ascolto partecipe di fronte alla realtà, come hanno fatto i grandi autori di documentazione del Novecento. Con la sua macchina fotografica si è concentrato a lungo soprattutto sull’Italia, sul mondo del lavoro, sulla condizione della donna, osservata da nord a sud, cogliendo le sue rinunce, le aspettative e la sua emancipazione. O sul mondo a parte degli zingari, cui l’autore ha dedicato molto tempo, molto amore e molti libri.
Circa 250 fotografie, suddivise per sezioni: Venezia, Milano, Il mondo del lavoro, Manicomi, Zingari, La protesta, Il racconto dell’Italia, Ritratti, Figure in primo piano, La casa e il mondo, Dai paesaggi alle Grandi Navi. Nelle sale ci sono anche 24 stampe di grandi dimensioni: foto scelte e commentate da amici, intellettuali e colleghi.
Orario estivo: dal 19 luglio al 28 agosto 2016: da domenica a venerdì dalle 12.00 alle 20.00. Sabato dalle 12.00 alle 23.00. Lunedì chiuso. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.
Sapori del territorio: “Canino Dop” – Olio extra vergine di oliva con le seguenti caratteristiche chimiche ed organolettiche: acidità max 0,5%, perossidi < 10 Meq02/kg., colore verde smeraldo con riflessi dorati, odore fruttato, sapore deciso con retrogusto amaro piccante. Gli altri parametri chimico-fisici sono conformi all’attuale normativa UE sugli oli di oliva.
“Lo sguardo di Ginetto. Radici e percorsi 1996 – 2016”. Matera, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata Palazzo Lanfranchi, dal 21 giugno al 1° dicembre 2016
La mostra è stata allestita nelle sale espositive dedicate al contemporaneo del Museo di Palazzo Lanfranchi per ricordare la libertà di Ginetto, il pittore di Matera, l’amico colto e spiritoso, il protagonista delle battaglie culturali e politiche, il figlio della via Liceo, oggi via Ridola, che aveva scelto di tornare nella sua città per compiere, ricco delle esperienze accumulate lontano, il proprio percorso artistico.
Si tratta di 34 dipinti degli anni 1958 – 1995 che saranno esposti in una delle grandi sale del museo. L’esposizione continuerà in una stanza attigua con l’allestimento di 18 disegni realizzati tra 1954 e il 1960. A seguire, in un’altra stanza, troveranno sistemazione 7 xilografie di grande formato, edite da Schiardelli nell’arco di tempo compreso tra 1964 e il 1968. Sempre in quest’ultima sala verranno proiettate in loop le 309 opere grafiche [acqueforti, acquetinte, xilografie e litografie].
Orario: 9.00 – 19.30.
Sapori del territorio: “Aglianico del Vulture Doc” – Colore rosso rubino più o meno intenso o granato vivace, con riflessi arancione dopo l’invecchiamento; odore vinoso con profumo delicato, caratteristico; sapore asciutto, sapido, fresco, armonico, giustamente tannico, che tende al vellutato con l’invecchiamento; può essere anche leggermente amabile. Gradazione minima: 11,5°. Abbinamenti: pecorino di Filiano, canestrato di Moliterno, caciocavallo podalico.
Dal 12 marzo a 17 luglio 2016 a Castrocaro Terme e Terra del Sole, Padiglione delle Feste delle terme di Castrocaro si può visitare la mostra: “Il ‘900 guarda Piero della Francesca. Disegno e colore nell’opera di grandi maestri”
Nella prestigiosa sede del Padiglione delle Feste delle Terme di Castrocaro, già di per sé un ricco esempio di Art Decò sulle colline di Forlì, si potrà visionare una grande mostra che si propone di indagare la profonda suggestione esercitata dalla pittura di Piero della Francesca sull’arte italiana del Novecento.
La mostra esplora, attraverso 53 opere, l’impronta pierfrancescana, indelebile, sottile e intrigante, che ha nutrito le poetiche dei grandi artisti esposti, quali Borra, Carrà, Casorati, Crivelli, De Chirico, De Pisis, Funi, Garbari, Guidi, Morandi, Morelli, Rosai, Savinio, Severini e Sironi.
Disegni e pitture dei grandi protagonisti della cultura figurativa italiana del XX secolo filtrano l’universo pierfrancescano in una mostra che indaga colore, luce, spazio e geometria, presentando in un’unica sezione copie, studi, omaggi.
Orario: Sabato e domenica 18:00 – 22:00 dal 2 luglio al 17 luglio 2016. Aperto i festivi. Dal lunedì al venerdì su appuntamento: Telefono: +39 0543 767114.
Sapori del territorio: “Coppa Piacentina Dop” – Prodotto con carne suina, salato e naturalmente stagionato, da conservare crudo, rivestito con peritoneo parietale di suino oppure con colon o diritto di bovino, ottenuto dai muscoli della regione cervicale superiore. Il prodotto finito è di forma cilindrica leggermente più sottile alle estremità, di consistenza compatta, non elastica; al taglio la fetta si presenta omogenea, di colore rosso inframmezzato di bianco rosato nelle parti marezzate.