Vai al contenuto
Home » Weekend 17-18 dicembre 2016

Weekend 17-18 dicembre 2016

Mercatini di Natale in Piemonte

mercatino_torino

Torino
Il Natale è protagonista all’antico Borgo degli Stracci in un’area di 150.000 mq, con 50 chalets in Piazza Borgo Dora, un centinaio di bancarelle all’interno del Cortile del Maglio e un’esposizione di Presepi. Gli espositori arrivano da varie Città italiane e anche dall’estero (San Pietroburgo, Betlemme, Lima, Finlandia, Francia e Giappone) e propongono articoli particolarmente natalizi come addobbi per l’albero di Natale, presepi, composizioni floreali, sculture in argilla, oggetti per la casa in ceramica, vetro e legno, ricami su stoffa, maglioni provenienti dai paesi nordici e cappelli di feltro, manufatti in cera come candele e vasi. Si possono degustare e acquistare i prodotti tipici del Piemonte, della Basilicata, della Calabria, della Liguria e della Sardegna come formaggi, miele, cioccolato, vini, dolci artigianali e funghi. All’interno dei giardini è allestita un’area, dedicata ai dolciumi, dove è possibile assaggiare: dolci tipici, fonduta di cioccolato, vin brulè, zabaglione, tisane, ciambelle, bomboloni, crepes dolci e salate, agnolotti tipici piemontesi e brasato al barolo, gnocchi al Castelmagno e la bagna cauda.

Susa
Il Mercatino di Natale di Susa è uno dei più noti e frequentati del Piemonte. I cittadini e i turisti possono curiosare tra le varie proposte offerte dagli espositori come casette in pietra, presepi, intaglio su legno, decoupage, ricamo, vetro e legno, pittura su tela, ceramica, composizioni floreali, cere, addobbi natalizi e tanti altri generi. Si possono gustare le prelibatezze proposte dai banchi enogastronomici, accompagnati da un piacevole sottofondo musicale natalizio. Per i bambini sono previsti momenti emozionanti: un favoloso castello gonfiabile, un simpaticissimo Babbo Natale che percorrerà tutto il giorno le vie della Città sulla slitta trainata da un quad distribuendo caramelle e dolcetti.

Rivoli
A Rivoli per l’intero mese di dicembre c’è un vero e proprio villaggio nordico: Piazza Martiri della Libertà si trasforma nel Villaggio di Babbo Natale dove i bambini lo visitano a bordo di una slitta e si riparano in una capanna dove possono lasciare le loro letterine. Si può fare shopping, conoscere personalmente Babbo Natale, osservarlo mentre costruisce i giocattoli, curiosare all’interno della sua casa, e farsi dare un passaggio sulla sua favolosa slitta.

Oulx
Nel cuore dell’arco alpino, tutte le domeniche di dicembre, si svolge uno splendido Mercatino aperto al pubblico dalle 10 alle 19 con ingresso libero.
C’è l’imbarazzo della scelta tra innumerevoli addobbi natalizi, idee regalo e tradizionali prodotti tipici del Piemonte. Un’occasione per vivere in modo piacevole l’atmosfera natalizia con luci, suoni e colori, presepi, decorazioni, statue in legno, bijoux e candele.

Givoletto
Il Mercatino “Natale a Givoletto” è una rassegna dell’artigianato e dell’oggettistica natalizia con colori, suoni, profumi e mille idee regalo: dai prodotti enogastronomici agli addobbi natalizi.

Sordevolo
Nella cittadina va in scena il “Mercatino degli Angeli”, uno degli eventi invernali più attesi e rinomati del biellese. Gli espositori, nelle casette o nei loro banchetti decorati con addobbi natalizi, sono disposti per le vie del Paese e offrono oggetti di artigianato, dolci, leccornie e molte idee regalo. C’è anche un punto ristoro con vin brulè, caldarroste e cioccolata calda. Durante le giornate del Mercatino, oltre all’animazione per i più piccoli, vi è un ricco programma musicale che vede partecipi i bambini delle scuole del Biellese e del Vercellese, oltre a gruppi musicali ed eventi di animazione.

Verbania
90 espositori suddivisi in 4 differenti categorie propongono al pubblico i prodotti tipici del Verbano Cusio Ossola. Per una settimana il Centro Storico di Verbania si trasformerà in un trionfo di musica, sapori e colori.

La Morra
I mercatini di Natale a La Morra, organizzati dal Comitato Gemellaggio La Morra-Sulzburg e le Associazioni Lamorresi, propongono la tradizione tedesca accanto a quella locale. I cittadini di Sulzburg portano in Paese gli oggetti e i prodotti tipici del loro Natale (solo il sabato). Il mercatino è articolato in due sezioni: all’esterno, sotto l’ala di Piazza Vittorio Emanuele, si possono degustare le leccornie piemontesi e quelle della Foresta Nera. All’interno, nel salone polifunzionale, sono allestite le bancarelle che espongono gli articoli regalo e gli oggetti di artigianato realizzati a mano.

Domodossola
I Mercatini di Natale di Domodossola coinvolgono più di cento caratteristiche bancarelle col tetto rosso, illuminate e addobbate a festa, animate da altrettanti hobbisti e artigiani locali. Gli articoli, proposti dagli espositori, sono prodotti tipici enogastronomici e artigianali, mentre le vie del Centro Storico sono animate da allegre Bandelle e Babbi Natale che distribuiscono caramelle a tutti i bimbi diffondendo musica di Natale. C’è anche un punto di ristoro per la distribuzione di caldarroste, vin brulè e cioccolata.

Sapori del Natale: In Piemonte le tradizioni gastronomiche legate al Natale non sono molte, non esistono grandi cenoni e solitamente quello della Vigilia è di magro. Tra le più significative si segnala quella del cuneese, dove per Natale si usa mangiare un gallo, allevato appositamente per il Pranzo del 25 dicembre. Un altro piatto molto interessante è costituito dalle cipolle ripiene di magro, che si gusta nella zona situata tra il Po e la Dogana (la vecchia dogana che vi era un tempo tra il Piemonte e la Lombardia). Queste cipolle ripiene sono tipiche della Cena del giovedì che precede il Natale, dove sono previste almeno sette portate. Durante tutto il periodo natalizio si portano in tavola piatti festivi, ma non legati in particolar modo al Natale, fatto salvo il Pranzo del 25 dicembre. Quel giorno non manca mai un primo di agnolotti ripieni di carne e verdure, il cappone lessato e accompagnato da una serie di salse: bagnetto verde, salsa alla senape, mostarda. Nel veccio Piemonte contadino c’era l’uso di mettere nell’acqua in cui cuoce il cappone un pugno di fieno raccolto a maggio, in segno di prosperità e fortuna.
 

Mercatini di Natale nel Lazio

mercatino_roma

Roma
A Piazza Navona il tradizionale Mercatino si è trasformato in uno spazio dedicato ai bambini con giostre, caroselli, spettacoli e giochi.

Tivoli
A Tivoli dalla seconda settimana di dicembre c’è il Mercatino di Natale “Per Curiosare”. Il Mercatino si svolge all’interno di una struttura prefabbricata di 600 mq in Piazza Massimo sotto il Tempio della Sibilla. Si possono acquistare prodotti di artigianato, collezionismo, arte, antiquariato e modernariato. L’ingresso è gratuito.

Viterbo
Il tradizionale Mercatino di Natale di Viterbo si svolge in pieno centro da dicembre a gennaio. Sulle bancarelle, si possono trovare oggetti di artigianato locale ed internazionale, abbigliamento, prodotti tipici e addobbi natalizi, libri e cartoleria. E’ un luogo ideale per effettuare lo shopping natalizio a prezzi contenuti, trovando anche oggetti insoliti.

Bracciano
In Piazza del Comune, l’ultimo weekend prima di Natale, troviamo il Mercatino di Natale con: regali natalizi, artigianato, antiquariato, hobbistica, bigiotteria, cose vecchie, prodotti tipici e biologici.

Sapori del Natale: La Cena della Vigilia è rigorosamente di magro, con il trionfo del fritto (carciofi, ricotta, baccalà, mele, cavolfiore, ecc.), seguito da una minestra di arzelle, oppure una minestra di ceci o la pasta al tonno. Il capitone viene servito in umido o allo spiedo, mentre una volta il dolce tipico era la nociata. Il Pranzo di Natale solitamente è a base di cappelletti in brodo di cappone, seguito da cappone lesso. Nelle campagne laziali spesso al posto dei cappelletti si consumano tagliolini in brodo e per secondo, assieme al cappone, si serve anche la gallina ripiena. Il dolce tipico del Natale nella maggior parte del Lazio è il “pangiallo”, una volta fatto con pochi, semplici ingredienti, ora arricchito da molta frutta secca. Molto diffusi anche i “mostaccioli”, dolcetti fatti con farina, miele, chiare d’uovo, pepe e cannella, tipici di questo periodo un pò in tutta Italia e d’antica origine: pare che un pezzetto di mostacciolo sia stato l’ultimo cibo gustato da San Francesco.
 

Mercatini di Natale in Campania

mercatino_napoli

Napoli
A Napoli i Mercatini di Natale sono aperti in ogni momento dell’anno. Naturalmente il periodo natalizio è quello clou e per tutto il mese di dicembre, nei vicoli di San Gregorio Armeno e San Biagio dei Librari, ci sono bancarelle che vendono le celebri statuine del presepe in terracotta e con i vestiti di stoffa. Sono presenti statue di personaggi famosi del mondo delle spettacolo, della politica e dello sport, che diventano personaggi in miniatura del presepe. Uno spazio per ogni tipo di collezionismo e oggetti fatti a mano: pittura, ricami, merletti, pastori, presepi, decoupage, ceramica, vetri, decorazioni…

Salerno
A Salerno troviamo le famosissime e amatissime “Luci d’Artista” che già da novembre arricchiscono la Città di un’atmosfera davvero speciale. “Luci d’Artista”, infatti, è una manifestazione che porta nella città di Salerno, tra le sue piazze e le sue vie, oltre alle tradizionali luminarie e i tipici mercatini natalizi, vere e proprie opere e sculture di luci realizzate da artisti contemporanei ed in grado di creare una scenografia natalizia davvero unica nel suo genere.

Avellino
La città di  Avellino si prepara ad accogliere il Natale con il suo meraviglioso “Villaggio di Natale” lungo il Corso Vittorio Emanuele che, oltre a proporre le tipiche specialità gastronomiche campane, presenta anche un’ampia offerta di oggettistica a tema natalizio, giocattoli in legno e stoffa, articoli da regalo, stampe, quadri, libri natalizi, il tutto esposto nelle tipiche casette di legno, arricchite da addobbi e luminarie di ogni tipo, forma e colore.

Sapori del Natale: In Campania, il Cenone della Vigilia di Natale è ricco e sontuoso anche nelle famiglie più povere. Spessissimo il primo è costituito dagli spaghetti con vongole, seguiti dal baccalà fritto e in umido, dal capitone fritto e dal fritto misto (carciofi, pane, fegato, cardi, ecc.). Solitamente le torte salate precedono i dolci, le paste di mandorle, i mostaccioli, i sussamieli. Il menù del Pranzo di Natale è decisamente libero, nonostante sia composto da piatti ricchi, ad eccezione del dolce che prevede ancora gli “struffoli” e di un’insalata detta “di rinforzo”. Il menù del Pranzo di Natale tipicamente tradizionale iniziava con le tagliatelle all’uovo, prima del piatto forte che era la tacchina al forno con patatine novelle. Poi il momento del vero trionfo era la frittura: panzarotti, sfogliatelle di ricotta, fegatini, cervello, animelle, mozzarelle, scarola, pizzelle all’uovo, dadi di polenta, carciofi, funghi. Una grande avventura, che si chiudeva con finocchi e ravanelli conditi con olio, sale e pepe. E per finire i dolci: struffoli nel croccante, pasta di mandorle, torroncini, roccocò, raffioli, susamielli.