Dal 21 maggio all’8 ottobre 2017 alla Casa delle Esposizioni di Tolmezzo (UD): “Amanti. Passioni Umane e Divine”
Quarantadue opere prestigiose provenienti dall’Italia e dall’estero (Austria, Croazia, Svizzera, Ungheria, UK), da importanti musei pubblici e da collezioni private. L’amore di coppia è il file rouge dell’intero percorso espositivo che, attraverso opere emozionanti, ci farà rivivere le storie più incantevoli e struggenti, sublimi e torbide, che riveleranno in cosa consiste realmente l’amore e quale sia il suo destino.
Le opere, scelte in un arco temporale di sette secoli, ricondurranno a cinque fonti principali: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, e il teatro. Si spazia dall’opera più antica: “Storie di Santa Caterina d’Alessandria”, del Maestro della Strage degli Innocenti di Mezzarata che risale al 1320 circa, alla più recente: “Amanti”, di Gyula Benczúr datata 1919.
In mostra sarà possibile vedere, per la prima volta in Italia, opere di straordinaria bellezza, tra cui, in particolare, tre capolavori di primaria grandezza: “Venere e Cupido”, di Artemisia Gentileschi, da collezione privata svizzera, e due spettacolari dipinti raffiguranti “Maria Maddalena”, uno di Orazio Gentileschi, e l’altro di Bartolmé Esteban Murillo, ambedue da collezioni private londinesi.
Percorrendo le dieci sale della mostra possiamo ammirare le sculture in gesso di Antonio Canova: “Amore e Psiche stanti” e “Endimione dormiente”, insieme al dipinto “Cefalo e Procri”. Troviamo poi: “Giovani innamorati nel giardino” di Ernst Klimt, fratello del celebre Gustav, proveniente dal Belvedere di Vienna; “Venere dormiente” di Luca Giordano dal Museo Nazionale di Capodimonte; “Imelda de’ Lambertazzi e Bonifacio” di Giovanni Pagliarini; “Romeo e Giulietta” di Ferdinand II Piloty che giunge dalla Royal Shakespeare Company di Stratford-upon-Avon, luogo natale di William Shakespeare; “Salomè” di Simon Vouet; “Salomè danzante” di Ivan Tišov; “Lucrezia” di Leandro Bassano, e “Il matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” di Jacopo di Mino del Pellicciaio.
Orario: da martedì a sabato 10 – 19. Domenica 9.30 – 19.30. Lunedì solo gruppi su prenotazione.
Sapori del territorio: “Carso Doc” – Diversi tipi di vino: Rosso, Chardonnay, Malvasia (da Malvasia Istriana), Pinot Grigio, Sauvignon, Traminer, Vitovska, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Refosco dal Peduncolo Rosso.
Abbinamenti: orzo e fagioli, minestra carsolina, gulasch.
A Roma presso i Musei di Villa Torlonia – Casina delle Civette, dal 19 maggio al 1° ottobre 2017: “Il meraviglioso mondo di Wal. Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli”
50 sculture realizzate da Walter Guidobaldi, in arte Wal, uno dei più originali esponenti della “Pattuglia dei Nuovi-nuovi” fondata da Renato Barilli. La mostra è un meraviglioso mondo ricreato da Wal all’interno della Casina delle Civette e nel suo giardino: sculture di marmo, bronzo, resina o terracotta, monumentali oppure di piccolo formato, in cui i protagonisti sono dei putti monelli intenti a esibirsi in giochi di destrezza, e animali fantastici tra: civette, gatti, maialini, lumache, rinoceronti, mucche, pinguini e conigli. I putti sono ispirati al Ritratto di Manuel Osorio Manrique de Zuñiga di Goya (Metropolitan Museum of Art di New York). I putti ginnasti sono mutuati dal pittore francese del XVIII secolo Bénigne Gagneraux, mentre i putti lottatori provengono direttamente da modelli classici.
Orario: da martedì a domenica ore 9.00 – 19.00. La biglietteria chiude 45 minuti prima. Chiuso il lunedì.
Sapori del territorio: “Montecompatri Colonna Doc” – Dalle uve di Malvasia (bianca di Candia e puntinata), Trebbiano (toscano, verde e giallo). Colore paglierino più o meno intenso; odore vinoso, delicato, gradevole; sapore secco o asciutto o amabile o dolce, caratteristico, armonico.
Gradazione minima: 11°.
Abbinamenti: ricotta romana, gnocchi, fritto misto.
Al Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli dal 4 maggio al 10 settembre 2017: “Otium cum dignitate”
Prima personale dell’artista-scultore Andrea Salvatori nato a Faenza nel 1975 dove ottiene il Diploma di Maestro d’Arte all’Istituto per la Ceramica Ballardini. Si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e, nel 2007, arriva secondo al Premio Faenza e lo vince nel 2009. Nel 2011 partecipa alla 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, ed espone anche all’estero dove è presente in molte collezioni.
Il titolo della mostra rievoca le parole con cui Marco Tullio Cicerone indicava le occupazioni adatte al vir boni (persona per bene).
L’esposizione si compone di sculture di squisita e raffinatissima tecnica ospitate nelle vetrine del ballatoio della Sala Agata insieme a ceramiche e statuine di porcellana acquistate dallo stesso Salvatori tra Cina, Giappone, Real Fabbrica Ferdinandea, Capodimonte, Sevres, Vienna, Parigi, Doccia, Giovine, Tagliolini, Meissen, Sassonia, nei mercatini dell’usato dove ama passeggiare.
Orario: dal martedì al sabato 10.00 – 16.00. Domenica 10.00 – 14.00. Lunedì chiuso.
Sapori del territorio: “Greco di Tufo Doc” – Colore paglierino o giallo dorato; odore netto, gradevole, caratteristico; sapore tenue, asciutto, armonico.
Gradazione minima: 11,5°.
Abbinamenti: cozze al forno, baccalà alla napoletana, sartù, pesci alla griglia.