Dal 29 settembre 2016 al 19 febbraio 2017, presso il Chiostro del Bramante a Roma, si svolge la mostra: “Love. L’Arte contemporanea incontra l’amore”
Il Chiostro del Bramante festeggia i suoi 20 anni di attività con una mostra dal carattere internazionale.
Per la prima volta saranno riuniti i più importanti artisti dell’arte contemporanea: Vanessa Beecroft, Francesco Clemente, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Ragnar Kjartansson, Yayoi Kusama, Mark Manders, Ursula Mayer, Tracey Moffatt, Marc Quinn, Joana Vasconcelos, Francesco Vezzoli, Andy Warhol e Tom Wesselmann.
L’esposizione (che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi), intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti: l’amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni.
Il pubblico avrà la possibilità di fotografare liberamente tutte le opere esposte abbracciando il concetto di ‘open access’ e di museo in continua evoluzione.
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00. Sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Sapori del territorio: “Castellil Romani Doc” – Bianco (secco, amabile, frizzante, novello), Rosso (secco, amabile, frizzante, novello), Rosato (secco, amabile, frizzante). Abbinamenti: spaghetti alla carbonara, trippa alla romana, fagioli con le cotiche.
Al Museo di Palazzo Ducale a Mantova, dal 7 ottobre 2016 all’8 gennaio 2017, ci sarà la mostra: “Albrecht Dürer. Come sentirò freddo dopo il sole”
La mostra vuole studiare l’influenza delle opere di Mantegna nell’arte di Albrecht Dürer e viceversa. Mediante le incisioni di Dürer si intende mostrare la lunga permanenza del suo influsso sulle arti grafiche e nella pittura. In mostra ci sarà un grande dipinto seicentesco conservato a Brescia, in cui si trovano felici citazioni negli elementi figurativi dell’Apocalisse dureriana, ci sarà anche un’opera contemporanea di Anselm Kiefer, in modo tale da mettere in luce i diversi dialoghi intrecciati nei secoli delle composizioni di Dürer, e si potrà vedere il rapporto con l’arte di Leonardo da Vinci.
Orario: da martedì a domenica: 8.15 – 19.15 (ultimo ingresso ore 18.20). Chiuso Lunedì.
Sapori del territorio: “Provolone Valpadana Dop” – Il Provolone Valpadana è un formaggio semiduro a pasta filata, a crosta liscia, ottenuto da latte vaccino intero ad acidità naturale di fermentazione. La forma può essere a salame, a melone, conica, a pera, anche sormontato da una testolina sferica. Un formaggio distinguibile dalle altre paste filate per le grandi dimensioni, capace di stagionare a lungo senza asciugarsi eccessivamente e senza diventare quindi formaggio da grattugiare. Esistono due tipologie di Provolone Valpadana: il Provolone Valpadana “dolce”, con sapore delicato ed a breve stagionatura, e il Provolone Valpadana “piccante”, con sapore più deciso ed a lunga stagionatura.
“Dal paesaggio ideale al Pittoresco. Trentadue dipinti della collezione D’Errico”. Dal 15 luglio al 30 ottobre 2016 a Potenza presso il Museo Archeologico Provinciale “M. Lacava”
L’esposizione comprende una trentina di opere di paesaggi, databili dal principio del Seicento alla fine dell’Ottocento, del celebre collezionista e amatore lucano Camillo D’Errico vissuto nella seconda metà del XIX° secolo. Da Micco Brandi a Luigi Stanziani, passando per gli ancora misteriosi paesaggi riferibili alla scuola di Salvator Rosa. Gli spazi espositivi del Museo raccolgono alcuni dipinti meno conosciuti, molti dei quali rappresenteranno dei veri e propri inediti visivi sia per il grande pubblico che per gli specialisti.
Orario: martedì 9.00-13.00. Dal mercoledì al sabato 9.00-13.00/16.00-19.00.
Sapori del territorio: “Terre dell’Alta Val d’Agri Doc” – Terre dell’Alta Val d’Agri Doc è un vino da pasto prodotto nelle tipologie Rosso, Rosso Riserva e Rosato. Il metodo di produzione per la Doc Terre dell’Alta Val d’Agri prevede per il Rosso, l’impiego di uve Merlot per almeno il 50% e di uve Cabernet Sauvignon per un minimo del 30%; contribuiscono alla produzione anche altri vitigni a bacca rossa per un massimo del 20%. Il Rosato si ottiene per almeno il 50% da uve Merlot, per il 20% da uve Cabernet Sauvignon e per un minimo del 10% da uve Malvasia di Basilicata; il restante 20% è ottenuto da altri vitigni a bacca bianca o rossa non aromatici. All’esame visivo il Terre dell’Alta Val d’Agri Doc Rosso e Rosso Riserva si prensentano di colore rosso rubino tendente al granato; il profumo è gradevole e fruttato mentre il sapore, risulta essere molto armonico, rotondo. La gradazione minima prevista per il Rosso è 12 gradi, e di 12,50 per il Riserva. Nel Rosato si evidenzia un profumo gradevole, fruttato ed il gusto è quello tipico e caratteristico dei rosati. La gradazione minima è di 11,50 gradi.