Dal 23 maggio al 12 novembre 2017 presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia: “Gianmaria Buccellati. Capolavori d’arte orafa”
La mostra, articolata in più sezioni, documenta le tecniche esecutive tipiche dello stile Buccellati.
Gioielli dalla straordinaria unicità, come la spilla “Drago” (1976) dove campeggia l’iridescente opale messicano, esposto per la prima volta in Italia, e immagine della mostra.
In occasione di questa esposizione di bellissimi gioielli, la Biblioteca Nazionale Marciana espone, in via del tutto eccezionale, il piatto anteriore staccato della legatura del “Breviario Grimani”, opera cinquecentesca di oreficeria veneziana.
Nel Salone Sansoviniano si possono ammirare opere di Jacopo Tintoretto e degli artisti più esclusivi del Cinquecento.
Orario: da lunedì a domenica 10 – 19. Dal 1° novembre la mostra chiuderà alle ore 17. La biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura.
Sapori del territorio: “Lessini Durello Doc” – Dalle uve del vitigno Durello. Colore giallo paglierino; odore vinoso, profumo delicato e caratteristico, sapore asciutto, acidulo, di corpo, talvolta leggermente tannico.
Gradazione minima: 10°. Con una gradazione minima di 11° può essere qualificato “Superiore”.
Abbinamenti: casatella trevigiana, piave, soppressa.
Al Museo Nazionale del Bargello di Firenze dal 18 maggio al 1° ottobre 2017: “La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo di statue”
Prima mostra realizzata in Italia sulle statue di porcellana prodotte a Doccia.
La Manifattura è stata fondata nel 1737 dal Marchese Carlo Ginori a Doccia, nei pressi di Firenze, divenuta nel 1896 Richard Ginori, ed è la più antica in Italia e tuttora funzionante.
Il percorso espositivo è articolato in sei sezioni tematiche in cui si ripercorre la trasformazione di una invenzione scultorea in una porcellana.
Le porcellane e le sculture esposte sono state concesse in prestito da istituzioni nazionali, straniere e da privati, alcune esposte in Italia per la prima volta.
La prima sezione si apre con la settecentesca “Venere” in bronzo, a grandezza naturale, copia della celeberrima “Venere de’ Medici”, conservata nella Tribuna degli Uffizi di proprietà del Principe Johann Adam Andreas I di Liechtenstein e rientrata in Italia per la prima volta dopo oltre trecentocinquant’anni, essa è affiancata alla grande “Venere” in porcellana, realizzata da Gasparo Bruschi tra il 1747 e il 1748. Alle due Veneri si affianca il “Mercurio”, anch’esso traduzione monumentale in porcellana dall’antico della statua di analogo soggetto conservata nella Tribuna.
Segue la sezione dedicata allo straordinario “Tempietto Ginori”, uno dei capolavori di Gasparo Bruschi, donato da Carlo Ginori all’Accademia Etrusca di Cortona. Restaurato in occasione di questa mostra, il “Tempietto” torna a Firenze per la prima volta dal 1757. Ad esso sono affiancati il bronzetto e la cera del “Mercurio” di Giambologna, rispettivamente nella collezione del Bargello e in quella del Museo Ginori.
Nella sala successiva sono esposte le due grandi e complesse “Pietà” in bronzo e in porcellana.
Di dimensioni più ridotte, ma ugualmente raffinati nell’esecuzione, sono i due gruppi della “Giuditta con la testa di Oloferne”, in prestito dal Los Angeles County Museum, e che costituiscono il quarto nucleo tematico.
Seguono il prezioso rilievo bronzeo “ad uso di quadro” del Soldani, raffigurante il “Transito di San Giuseppe”, e la cera derivata dal bronzo, dalle collezioni del Bargello, esposti insieme con lo studio preparatorio in terracruda, anch’esso per la prima volta in Italia.
Il “gran finale” della mostra è rappresentato dal “Camino monumentale” in porcellana, opera singolarissima nel suo genere, da attribuire a Gasparo Bruschi, capo modellatore a Doccia, e al quadraturista e scenografo Domenico Stagi.
Orario: 8.15 – 17.00. La biglietteria chiude alle 16.20.
Sapori del territorio: “Vernaccia di San Gimignano Docg” – Vitigni: Vernaccia di San Gimignano. La Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco secco eccellente come aperitivo, con gli antipasti soprattutto di mare, squisita compagna a tutti i piatti a base di pesce e crostacei e perfetto anche con pietanze di carni bianche.
A Ragusa presso l’Ex Convitto dal 14 aprile al 1° ottobre: “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”
L’esposizione, che ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa in Lombardia, vede esposti quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia.
Due maestri del colore, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore: Marc Chagall con la sua pittura e Ottavio Missoni con i suoi tessuti.
Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo “Les Amoureux sur fond jaune”; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista.
Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato.
Orario: da lunedì a venerdì 10 – 20. Sabato e domenica 10 – 24.
Sapori del territorio: “Delia Nivolelli Doc” – Bianco, Rosso, Spumante.
Abbinamenti: antipasti di mare, cozze, pasta con le sarde, pesce spada, salame, piacintinu.